Parole messe lì...

Good night.


Niente di che. C’è chi ha il mal d’Africa, io ho il mal di Londra. Se almeno una volta all’anno non vado a Londra, mi sembra che mi manchi qualcosa. L’unico difetto che riesco a trovare a questa città, è che la quasi totalità delle persone parla inglese. Anch’io parlo inglese, in realtà. Parlo inglese come Aldo Biscardi parla italiano. E comunque, mica mi faccio problemi…loro parlano, io sorrido e dico “ciao”. Che me frega. Io sempre “ciao” gli dico a questi. Che so..uno mi fa tutto un discorso sull’impatto dell’euro sui mercati mondiali ed io sorrido e dico “ciao”. Mi squilla il cellulare? Rispondo e dico “ciao”. Le sole parole che uso in questa città sono “tencs”, scritto “thanks” e “ciao”. Scritto “ciao”. Mi sono portato appresso Macchino e quando, per darmi un tono, mi sono seduto nella oll, scritto “hall”, un tale mi ha guardato, ha alzato il pollice ed ha detto: “oh…Mac is biutiful”, scritto “beautiful”. Io ho sorriso e gli ho detto “ciao”. Vuoi sapere che tempo fa? Piove. Che mica è vero, sai…solo che ci si aspetta sempre che a Londra piova, per cui…. Lunedì torno. Ora vado a Portobello. Macchino lo lascio in camera. Gudnait. Si, scritto come nel titolo.