*Non si possono contare le lune sui suoi tetti,né i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri*Una sola frase che racchiude l’illuminazione interiore di due giovani donne..condannate aspramente dalla realtà che le devasta, costringendole ad un martirio ripugnante,depravandole dei diritti umani.Chi ha voce non può parlare,ma obbediente deve sottostare alla tirannia maschilista esasperata da un credo religioso e politico in cui rifugiarsi. Ho pianto leggendo questo libro, per l’atrocità che nascosta, ancora ripercuote il popolo delle donne afghane. Le distanze si annullano vertiginosamente,rendendoci partecipi al dolore, allo strazio disumano, che tutto questo accada ogni giorno..non è fantasia immagazzinata , non sono solo parole scritte..è l’Inferno in terra,nella sua totale crudeltà.Quante Marian,quante Layla, nascoste nell’ecatombe del cuore. Donne come noi, con le medesime possibilità, donne che hanno sogni,macchiati di sangue, di sputi, di silenzi omertosi,violentate nella profondità dell’anima,per sempre…Si dice che tutto abbia un senso in questa nostra vita…io per queste donne non riesco a trovarlo…Mille splendidi soli imprigionati ,i cui raggi spillano l’aria..per sopravvivere… Abbassi gli occhianima di Dionel tuo velo rinchiusa.Di lividi il volto piangedi sangue infliggi le labbra,di sgomento s’empie il cuore.Nel silente camminoconti i passisulle nocche delle ditapregando un gelido soffioche ti porti via… LìPiccola apparizione perché incatenare il pensiero mi è impossibile.. La profondità d’ogni riflessioneè gravezza dell’essere,talvolta per sentirsi più leggeri,basta solo lanciare qualche ciottolonell’inquietudine sociale che ci avvolge..