Basta guardarle negli occhi..per comprendere tutto l’immenso dipinto nelle loro anime...Senza parole ormai, racchiuse in un oblio d’incertezza ..in una strategica convinzione d’Onnipotenza…Mi chiedo..può l’amore di un padre arrivare a tanto?Può il dolore…la rabbia..macerare odio e vendetta fino ad uccidere la propria carne?Da donna separata ho sempre anteposto il bene delle mie figlie al mio..loro prima e sopra ogni cosa..loro al centro del mio universo, loro fiori del mio immenso giardino..loro perle che m’illuminano, anche quando il cielo non smette di piangere…Scegliere di concludere un rapporto è svolta decisiva, è coraggio di poche persone ormai [consuetudine è lasciarsi avvolgere dall’abitudine,nell’apatia di un “amore” fraterno e senza alcuna proiezione futura, per convenienza, per sopravvivenza a volte, il chè è ancora più grave ed irrisolvibile]Il fallimento è non essere stati capaci di “vedere”, di mettere toppe e rammendi, a ciò che si stava consumando lentamente e allora scatta una ferocia che non conosce ostacoli, né morali né tantomeno affettivi..E iniziano le pretese, gli appelli, le ingiurie e diffamazioni..figli trattati come oggetti..nel possesso primordiale di genitori padroni, che s’accoltellano a vicenda con le parole e con le azioni.Il limite della decenza morale è troppo spesso scavalcato, il rispetto per l’essere umano è postilla da eliminare..un’appendice scomoda da relegare tra le buie pagine del passato.La psichiatria è solo parata..per mascherare la meschina e subdola autoconvinzione d’esser proprietario di una vita..di decidere per lei..di sottometterla alla propria volontà…Siamo tutti dei probabili assassini allora, tutti noi, separati e divorziati, che per ripicca, veleno ingoiato ed ira ci potremmo trasformare in macchine omicide, disposte a tutto pur di far “rivalere” i nostri diritti?E i nostri doveri che fine hanno fatto?Non voglio crederlo.Voglio sperare che quegli occhi continuino a brillare in qualsiasi verità…Lì