thecynicorner

Post N° 83

Stavolta il fatto di essere commosso non è solo una stupida frase cinicamente utilizzata. Mi sono davvero commosso davanti al tuo post, Shary, e devo trattenermi giusto perchè non sarebbe semplice giustificare lacrime qui in kantine! Sono infatti in teatro, il posto meno indicato per leggere quel che hai scritto stamattina. Ma trovo comunque un minuto per dirti quanto siamo vicini, oggi più che mai, nelle nostre diversissime storie, e reazioni, e filosofie di vita.

E tranquilla, ricordo bene chi sono il comandone e la sua sgangheratissima mamma!!!

Vi abbraccio più forte di sempre.

Contry

Le seconde occasioni

Mi sveglio con un mal di testa dei miei che è iniziato stanotte e sembra non voglia abbandonarmi. La doccia non risolve, la mia medicina solita nemmeno (almeno non fino ad ora ). Allora provo a pensare a cose belle e approdo qui. Penso alle nostre cantate a squarciagola che qualche volta finiscono con un "toink!", al te che suoni e alla tua musica che attraversa il cortile e arriva dritta nel mio studio e dritta dentro di me e tra un mese sarai qui, a Luly che mi traghetta da un pullman all'altro punteggiando i nostri passi di cynismo e di battute e infine mi deposita sotto casa (altrimenti dove sarei finita ieri sera con tutto quel casino?! E le altre sere? E quelle di prima ancora?)... Penso agli sms terremotati di mia madre che mi fanno addormentare con una una coperta in più e a S&A che non è un mostro a due teste come dice Contry ma "è" due angeli (è il caso di dirlo) che vegliano su di me in questo tempo e non si spaventano e rimangono. Penso al comandone e alla sua mamma (Lulamy capisce, Contry dovrà fare uno sforzo perchè in fondo lui, il comandone intendo, ha solo un anno e mezzo ma la sua mamma, Contry, la conosce di fama e di fatto!) e al fatto che nonostante tutto, nonostante me, non mi mollano... Penso ai libri che ho letto, a quelli che sto leggendo, alla letteratura che salva, alla parola scritta e alle storie che, come una spada magica, mi aprono la strada tra i rovi di questo mio tempo...

E allora eccola la frase del giorno, eccola per me, per Lulamy, per Contry... Eccola qui, per noi tre...

...Perchè esistono cose che non possono essere comprate ma solamente ricevute in dono, le seconde occasioni.
(Alessandra Montrucchio, Cardiofitness)

vostra Shary

Una cosa strana... ma non tanto

Ho aperto il blog adesso e ho letto i due ultimi due post di Shary. Riguardo al primo, ne parleremo al telefono, e comunque Shary sa bene che, anche se io non dovessi condividerele, io la sosterrò nelle sue scelte quali che siano.

Ma è sul suo post di stamattina che vorrei soffermarmi un attimo. Parlo del post di oggi, 9 febbraio, scritto poco prima delle otto. Ripeto che l'ho letto solo cinque minuti fa. Eppure stamattina, quando ho aperto gli occhi, ho avuto la stessa esigenza, forte e determinata di rendere la mia giornata una giornata "buona". Di imporlo, addirittura. Perché? Di ragioni ce ne sarebbero, ma una le sovrasta tutte: per fare in modo che a fine giornata possa avere la consapevolezza che sia valsa la pena di averla vissuta, e che non sia stata solo un mucchio di ore lasciate passare.

Questa esigenza l'ho anche espressa in un sms mandato a Shary, per cui lei può testimoniare che non mi sto inventando nulla. E ho aggiunto che per rendere la mia giornata (la mia vita) degna di essere vissuta, devo "IO" fare qualcosa. È inutile sperare di avere qualcosa di interessante o costruttivo da fare, che sia lavoro o tempo libero o amici o passioni, la giornata non è degna di essere vissuta solo se si fa una professione prestigiosa o se si ha un grande amore da coltivare. La giornata non diventa degna di essere vissuta perchè qualcosa succede all'esterno di me, ma dentro di me. E dentro di me stamattina qualcosa gridava "make it worth it, 'cause you're responsable, no one else!"

Make it worth it... lo so, sembra una frase da film, ma mi sembra di aver già abbondantemente spiegato che non me ne frega un c***o di risultare banale. 

E mi piace pensare che Shary ha avuto una sensazione simile stamattina. E mi piace dirlo qui, a noi tre. 

Buona serata!

Contry

un giorno nuovo

Mentre tu hai una cosa, questa può esserti tolta. Ma quando tu la dai, nessun ladro te la può rubare. E allora è tua per sempre
James Joyce

Questa giornata si annuncia grigia e gonfia di pioggia. Voglio illuminarla, in qualsiasi modo vada a finire, con questa frase di Joyce. Non trasecolate: l'ho trovata sul sito del pallottoliere! Però è bella e vorrei che mi appartenesse, vorrei sentirla mia dentro, dentro, più dentro.
Inizio a regalarvela, così nessun ladro me la potrà rubare.

Un bacio a noi tre, per iniziare una nuova giornata, anzi una giornata nuova.

Shary

stasera...

In tema di sfoghi, mi associo anch'io. Perdonatemi ma sono così stanca e vuota che non credo riuscirei neanche a raccontarvelo al telefono stasera.
Come sapevamo, questi giorni in ufficio sarebbero stati tremendi. Ma alla fine l'immaginazione ha la peggio e la realtà si rivela sempre più ardita (cioè schifosa). Oltre alle previste angherie di G., che come Luly sa bene quando è sotto scadenza si rivela ancora più miserabile perchè non sa come uscire dai casini che lui stesso mette in piedi... dicevo, oltre a questo, nella tensione generale delle cose non fatte (da G. e dalla sua cricca) e del tempo che scorre inesorabile, ho subito un altro attacco da quell'idiota di L., qualcosa di simile al telefono in faccia di un paio di settimane fa. Niente di nuovo, semplicemente e come al solito ha scaricato per l'ennesima volta su di me cose che non ha fatto, non sa fare, non sarà mai in grado di fare. Tutto qui.

Non mi dilungo ulteriormente, cose dette e ridette, e sono sinceramente stanca. Ma credo di volere con tutte le mie forze questo capolinea. Pensavo, leggendo "Cardiofitness", il libro su cui vi ho fatto 2 palle così in questi ultimi giorni e che ho finito stamattina in pulman e che è bellissimo, così vero e disarmante nella sua nuda semplicità, così cinico eppure dolcissimo... pensavo , ecco, leggendo un passaggio a proposito delle storie, che non ricordo più quante volte l'ho detto nei corsi di formazione che le storie ci attraggono e rassicurano i grandi come i piccoli, perchè sono così, integre: inizio, parte centrale, fine. E allora ho pensato, è così: una storia è tale perchè ha una fine. Altrimenti è un'altra cosa. L'ho detto, ridetto... ma a volte inciampi nella verità all'improvviso, anche se ti sembra di possederla da sempre.
Io credo di non poterla più sostenere questa storia. Ho provato a cambiarla, a starci dentro come potevo, a renderla migliore, a farmela piacere perfino... ma forse è la storia che non vuole me. E allora.
Del resto, si lavora per portare a casa uno straccio di stipendio, per me neanche è così. Non cambierà niente, starò un po' più a casa e un po' più sola. Ma andrà bene così.

Strane parole per il nostro blog dopo tutte le risate e la "poesia". Ma non avrebbe senso se non ci fossero anche queste. Con tutte le iniziali puntate.
Vi mando un nostro abbraccio.

Shary

PS: lo so che è del tutto decontestualizzata questa mia richiesta , ma Admin, scusa, lo cambieresti questo template? Un po' mi ha rotto, un po' mi piaceva più quello di prima, un po' forse cambiare ci porta bene. Bò.