The Fresh Feeling

AVATAR - La pseudorecensione


Ed eccoci ad un'altra pseudorecensione a cura di me medesimo!Lo so che il film in questione, il pluriacclamato Avatar di James Cameron, è uscito al cinema da un mese abbondante, ma trattandosi di una pseudorecensione e non di una recensione, penso di essere abbastanza giustificato
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In effetti ho passato un mese a controllare la disponibilità dei posti all'Arcadia di Melzo per riuscire nell'impresa di vederlo nel miglior modo possibile. Per chi non lo sapesse l'Arcadia di Melzo possiede una tecnologia di proiezione in alta definizione (il Christie Digital CP2000 2k), uno schermo enorme (28 mt), un audio stratosferico (il THX più impressionante che abbia mai sentito) e soprattutto la tecnologia 3D XpanD  3D con occhiali attivi. Come si traduce tutto questo tecnicese? Semplicemente in un  "ESPERIENZA ALLUCINANTE"!Ho impegato un mese per trovare dei posti centrali in sala Energia (la sala con tutto sto popò di tecnologia) per me e i temerari che mi hanno accompagnato. Il primo tentativo era stato vano. Non ero riuscito a trovare posto per tutti. La fiducia nella ciurma (che non era mai stata all'Arcadia) si era abbassata ai minimi storici e i mugugni cominciavano a manifestarsi. "Senti ma se l'andiamo a vedere al Medusa o all'UCI non è lo stesso?" "Ma perchè ti sei fissato con st'Arcadia?!""PERCHE' SI!"Quindi, stanco di questa mancanza di fiducia nei miei confronti, mi sono imposto. Ho proclamato la data di visione con una settimana di anticipo, comprato 4 posti immediatamente e intimato a tutti quanti gli interessati di comprare autonomamente vicino ai posti indicati attraverso il sito del multiplex.Al mio appello hanno risposto in 10 coraggiosi che, seppur dubbiosi sull'effettiva particolarità della sala scelta, hanno infine deciso di dare ascolto alle mie parole per l'ultima volta.Alle 20.50 di lunedì 15 febbraio entriamo in sala Energia (dopo essere rimasti un po' delusi dall'aspetto esteriore del cinema in realtà...).La sala è veramente immensa. Lo schermo pure. Le poltrone comodissime. Gli occhialoni 3D più grossi e pesanti di quelli "passivi" forniti nei cinema usuali.Dopo qualche minuto passato a chiacchierare, ecco che comincia la proiezione dei primi trailer in 3D.L'impatto è davvero impressionante. Sembra di essere a Disneyland con gli oggetti  che escono fuori da quello schermo gigantesco per arrivare a sfiorarti il naso. Sinceramente noto qualche problema di focalizzazione e qualche fastidio nel mettere a fuoco le immagini tridimensionali. L'effetto è bello questo si, ma questo fastidio mi preoccupa. Spero che sia una cosa momentanea.Dopo la sigla del THX che fa tremare le poltrone, iniziano a scorrere le prime immagini del film. Il fastidio di focalizzazione scompare del tutto. Le immagini sono estremamente pulite e definite, come mai mi sia capitato di vedere durante una proiezione 3D. Il problema era solo dei trailer probabilmente proiettati ad una risoluzione parecchio inferiore.Sconvolto dal 3D direte voi? No. Assolutamente no. E' qui che comincio a parlare di Avatar. Di come è stato girato.Le prime sequenze del film hanno pochi elementi tridimensionali (se si escludono i primi secondi). Sono scene che riguardano la vita di Jack Sully prima di entrare nel suo Avatar. Scene "terrene". Scene che hanno per protagonisti in gran parte esseri umani. In queste gli elementi tridimensionali sono associati per lo più alla tecnologia utilizzata da militari come a volerne evidenziare il lato fantascientifico.Niente di sconvolgente. Nessun uso strumentalizzato del 3D per suscitare un "ohhh" nella platea. E questo mi piace. Il 3D è utilizzato come elemento artistico atto a evidenziare particolari delle scene.Ma man mano che le scene vanno avanti comincio a chiedermi "E... quindi? Dov'è sta il lato incredibile di questo film?"
Devo aspettare ancora qualche scena prima di avere la risposta alla mia domanda.Pandora. E' il pianeta Pandora ad essere incredibile. Appena le scene si spostano sulla superficie del pianeta l'uso del 3D cambia radicalmente. Sei totalmente avvolto nella vegetazione. Sei lì. Circondato da insetti che ti ronzano intorno. Fiori stranissimi realizzati con tale cura da poterne quasi sentire l'odore. La sensazione fornita dal 3D è davvero incredibile. Ti senti come sotto l'effetto di un allucinogeno. Alcune scene ambientate nella foresta sono impressionanti. Come quella in cui Jack viene avvolto dai semi dell'albero sacro, oppure quella della corsa notturna in una foresta che brilla di luce propria. L'uso dei colori, delle luci misto al 3D è veramente estasiante. Questo sarebbe già un ottimo motivo per vedere il film. Non esiste nulla di paragonabile.Un'altra cosa che mi ha impressionato è stata la realizzazione dei Na'vi. Pensavo di trovarmi di fronte a creature digitali poco credibili. Eppure mi sono reso conto che risultano perfettamente reali. Ottimamente integrate nel loro ambiente. Realizzate con una cura maniacale dei dettagli che mai avevo visto prima per personaggi realizzati in CG e motion capture.Ma se da un lato la realizzazione tecnica e la regia sono pressocchè perfette, dall'altro la sceneggiatura presenta alcune lacune abbastanza evidenti.Per tutto il film avrete la sensazione di "già visto", di "già sentito". Vi direte "Ma io una cosa simile l'ho già vista!".Vero.La trama del film (tranquilli nessuno spoiler) credo sia riassumibile così: Pocahontas interpretata da puffi giganti nello spazio.Questo è ovviamente un parere personale ma i punti in comune con le due storie sono moltissimi. Ciò non toglie che il film sia godibilissimo e coinvolgente, ma di sicuro non è originale come trama.Una trama che si attesta come una delle più ambientalista che io ricordi ma che, sempre a mio parere, colpisce nel segno tanto che vorresti essere lì a combattere per Pandora anche tu.Volete sapere cosa hanno detto i miei amici al termine del film?"Avevi ragione. Valeva la pena vederlo qui."Sono piccole soddisfazioni
 UPDATE:per un commento dissacrante sulla trama del film potete visitare questo blog in cui è postata una conversazione illuminanti su i maggiori buchi nella sceneggiatura tra il sottoscritto e z3ro
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