Abbracciami

AMORE MIO...


Amore mio, Amore mio.E la parola suona nel vuoto. E si resta soli. E se n'è appena andata colei che diceva di amarci. E' appena uscita. Ora sentiamo che si è chiusa la porta. Ancora le nostre braccia sono tese. E la voce geme in gola.Amore mio...Taci. Torna sui tuoi passi. Chiudi adagio la porta, se non è restata ben chiusa. Rinsavisci!. Siediti qui, e riposa. No, non prestare attenzione al rumore della via. Non torna. Non può tornare. Se n'è andata e sei solo. Non alzare gli occhi per guardare ogni cosa, come se in ogni cosa ancora sopravvivesse!!!
Le parole dell'abbandono. Quelle dell'amarezza.Io stesso sì, io e non altro.Io le ho udite. Suonavano come ogni altra. Davano il medesimo suono.Le pronunciavano le medesime labbra, che facevano il medesimo movimento.Ma non le si poteva udire allo stesso modo. Perchè significano: le parole purtroppo significano. Ah se le parole fossero solo un dolce suono, e chiudendo gli occhi le si potesse ascoltare nel sonno...Io le ho udite. E il loro suono finale è stato come quello di una chiave che sigilla una serratura, come lo sbattere di una porta.Le ho udite, e son rimasto zitto.E ho udito i passi che s'allontanavano.Son tornato in camera e mi sono seduto.Silenziosamente ho chiuso io stesso la porta, lei era corsa via troppo in fretta per farlo. L'ho chiusa. Senza far rumore. E mi sono seduto. Senza un singhiozzo. Sereno, mentre la notte iniziava.La notte lunga. E ho appogiato la testa sulla mano pigiando forte sulla fronte come se avessi potuto fermare di colpo tutti i miei pensieri.E ho detto...Ma non ho detto nulla. Ho mosso le labbra. Dolcemente, dolcissimamente... mentre il silenzio padroneggiava nella stanza.Non sono riuscito a non pensare "Chi sei tu che lungamente ho baciato, sospirato, aspettato e vissuto?". No, non sei la stessa persona che adesso mi abbandona alla mia vita!