I suoni del silenzio

Chet Baker e i denti


Chet Baker fu uno degli interpreti più rilevanti dello stile “cool jazz” e - per il suo stile di vita al limite e per la bellissima presenza fisica - fu da alcuni ribatezzato “il James Dean del jazz”. Il suo ingresso nella Storia del jazz è fatto risalire al suo assolo nella registrazione dello standard “My Funny Valentine” insieme al quartetto di Jerry Mulligan, mentre la consacrazione è probabilmente il riconoscimento come “strumentista dell’anno” - nel 1954, sbaragliano concorrenti come Miles Davis e Dizzy Gillespie - nell’annuale sondaggio della rivista Down Beat. Vittima di una grave dipendenza dall’eroina, nel 1966 durante una rissa Baker ebbe i denti davanti spaccati da uno spacciatore - menomazione gravissima per un trombettista. Scomparso dalle scene, fu riconosciuto da un fan mentre lavorava come garzone in una pompa di benzina, e dal fan medesimo finanziato per una totale ricostruzione dell’arcata dentale... Questo alimentò ancor di più la leggenda di Baker, che di lì a poco tornò a esibirsi, sfatando il luogo comune secondo cui è impossibile per un trombettista suonare con la dentiera. Morirà il 13 maggio del 1988, cadendo da una finestra del Prins Hendrik Hotel di Amsterdam, quasi certamente sotto l'effetto di droghe.