Etnicarchia

Comune di Sellero: La corte dei Conti rileva numerose irregolarità (2)


(Continua da post precedente) Importanti rilievi sono stati effettuati anche in merito alla alla questione delle partecipazioni societarie da noi più e più volte stigmatizzata (appare superfluo ricordare gli esposti alla Corte dei Conti ed alla Prefettura, i fiumi di inchiostro versati e le parole spese a tal proposito dal nostro gruppo consiliare) ma sempre colpevolmente ignorata dal Sindaco e dalla sua Compagine.In particolare i magistrati contabili hanno infatti richiamato il comune in merito all'omessa deliberazione relativa al mantenimento delle partecipazioni (da noi più volte sollecitata) sottolineando come questa concretizzi "una violazione di legge ancor più grave se si ponerilievo alla circostanza che nelle more delle deliberazioni consiliari la Giunta ha deliberato,pur essendone incompetente, di dismettere la quota di partecipazione detenuta nella societàTSN S.p.A., senza una valutazione approfondita della compatibilità dell'oggetto societario conle finalità istituzionali dell'ente e senza una stima del valore di mercato della partecipazione".La Corte dei Conti si è ampiamente soffermata sull'irregolarità della "procedura di cessione di azioni della Società TSN S.p.A. detenute dal comune di Sellero", rilevando come la giunta comunale abbia di fatto espropriato il Consiglio comunale dalle sue competenze riservate in tema di decisione sul mantenimento o sulla dismissione delle partecipazioni, violando il disposto dell'art. 42, comma 2 lett. e del T.U.E.L., irregolarità procedurale che la Corte ha riscontrato anche per quanto riguarda l'Unione dei comuni della Valsaviore e il comune di Cedegolo e che renderebbe l'atto di cessione potenzialmente annullabile nei termini di legge. "Con riferimento a tali ulteriori violazioni di legge" si legge nella pronuncia "in tema di riparto di competenza fra Consiglio e Giunta comunale ai sensi dell'art. 42 comma 2 lett. e) del T.U.E.L., la Sezione si riserva appositi approfondimenti istruttori."La Sezione ha inoltre accertato "le gravi irregolarità di gestione nella vicenda relativa alla cessione di parte delle azioni detenute dal comune di Sellero in favore dell'Artemide Energia S.p.A. (ora s.r.l.)." a causa di un "irregolare ricorso alla trattativa privata nella cessione delle azioni in mano pubblica all'Artemide Energia s.r.l." e della " Mancanza della perizia di stima sulla congruità del prezzo di cessione" .A tal proposito ha inoltre invitato il Comune di Sellero a trasmettere entro 30 giorni, la documentazione idonea a dimostrare che le somme ottenute dall'alienazione della quota di capitale sociale di TSN, sono state destinate alla copertura o all'estinzione anticipata del mutuo acceso con la Cassa Depositi e Prestiti (capitale nominale euro 200.000, al netto degli interessi passivi pari a circa 100 mila euro) per finanziare l'aumento di capitale nella società TSN S.p.A. Cosa che, a nostro parere, non è avvenuta visto che il mutuo risulta ancora in essere e avrà scadenza nel 2027.Infine il collegio si è soffermato sulla "Sorte della partecipazione societaria pubblica nella TSN S.p.A." ora del tutto azzerata e su come i soci pubblici (Comune di Sellero, Comune di Cedegolo e Unione dei Comuni della Valsaviore) abbiano "omesso" - ad eccezione del Consorzio Servizi Valle Camonica che ha partecipato ed espresso voto contrario - "di partecipare all'assemblea straordinaria in cui si decidevano le sorti delle partecipazioni pubbliche detenute nella TSN S.p.A., la cui gestione era peraltro onerata da ingenti e reiterate perdite" osservando come "di fronte ad una delicata questione che avrebbe di lì a poco condotto all'abbattimento del capitale per perdite e alla contestuale ricapitalizzazione ai sensi dell'art. 2477 c.c., sarebbe stata quanto meno opportuna una presa d'atto del Consiglio comunale ed una presenza effettiva alla seduta straordinaria dell'assemblea societaria del 21 luglio 2010, a difesa della quota del 5,29 per cento del capitale allora detenuto ed al fine di scongiurare, ove possibile, la totale estromissione dalla compagine societaria. La Sezione si riserva di approfondire l'istruttoria sugli altri enti locali soci, che non hanno partecipato all'assemblea straordinaria, al pari del comune di Sellero."Prendiamo atto dei gravi rilievi mossi dalla Corte dei Conti che non fanno altro che confermare e rafforzare quanto abbiamo sempre sostenuto e ci auguriamo che il Sindaco convochi immediatamente il Consiglio Comunale per informarlo della situazione ma soprattutto che lui e la sua compagine ammettano finalmente il proprio fallimento e le proprie responsabilità in una faccenda che ha visto milioni di euro pubblici gettati al vento. Ricordiamo infatti che il Sindaco Bressanelli ha rivestito la carica di presidente di TSN (nata nel 2002 per volontà proprio dell'amministrazione da lui guidata) dal 2004 al 2009 e contemporaneamente è stato anche amministratore del Comune di Sellero, consigliere e assessore della maggioranza dell'allora sindaco Laini Ezio subentrato proprio a Bressanelli sulla poltrona di Presidente di TSN, quando quest'ultimo è tornato a ricoprire la carica di Sindaco di Sellero in un sorta di dicotomia Putin-Medvedev in salsa camuna.Crediamo - l'abbiamo già detto in occasione dell'esame del rendiconto per il 2010 ma visti i recenti avvenimenti ci pare quanto mai opportuno ribadirlo - che ora come mai, Sellero abbia davvero bisogno di un nuovo Sindaco che abbia come priorità e come obiettivi una nuova democrazia partecipativa, tanta trasparenza ma soprattutto il bene comune.