Etnicarchia

COMUNE DI SELLERO: IL SINDACO BRESSANELLI RIMUOVA L'IMBARAZZANTE CONFLITTO DI INTERESSI


SELLERO: Moglie e cognata dell’assessore Laffranchi tra le proprietarie della Società a cui il Comune ha affidato la gestione della Scuola Materna e che beneficia di ingenti finanziamenti pubblici. Il sindaco Bressanelli rimuova questo imbarazzante conflitto di interessi.
Qual è il confine tra interesse pubblico e quello privato? A Sellero, se esiste, è molto difficile da trovare.Prendiamo ad esempio il caso della società che ha in gestione diretta e senza alcuna gara ad evidenza pubblica (come invece prevederebbe la legge) la scuola materna: non è una società comunale come invece spesso il sindaco Bressanelli tenta di far credere, né tanto meno un ente pubblico o addirittura una onlus, ma  bensì una società privata (snc) con finalità imprenditoriali ed a scopo di lucro, i cui soci sono legati a vincoli di stretta  parentela con alcuni membri della compagine di maggioranza ed in particolare con l’assessore Laffranchi che ha moglie e cognata tra le titolari del sodalizio imprenditoriale.Una società privata dicevamo, che però ogni anno beneficia di ingenti finanziamenti pubblici: ricordiamo nel solo 2012 i 40 mila euro erogati dal Consorzio BIM tramite l'Unione dei Comuni della Valsaviore, più altri 20 mila euro erogati direttamente dall'Unione dei Comuni ai quali vanno aggiunte le somme, che ci risulta sempre molto difficile quantificare, erogate direttamente dal comune di Sellero a titolo di contributo (gli ultimi 16 mila euro con delibera del luglio 2013) o sottoforma di spese vive, in quanto a carico del Comune risultano l'incombenza per la verifica  della rispondenza dei locali e degli impianti ai requisiti igienico-sanitari, la manutenzione sia ordinaria che straordinaria oltre a tutte le utenze (luce, acqua, telefono, riscaldamento), le spese di trasporto e il costo d'acquisto delle attrezzature didattiche. Di fatto quindi il Comune ha in carico tutte le spese come se gestisse direttamente la scuola materna.Un chiaro esempio di conflitto di interesse ed una serie evidente di irregolarità che più volte abbiamo chiesto di sanare, regolarizzando l’affidamento tramite una gara ad evidenza pubblica con criteri univoci e trasparenti alla quale possano partecipare più soggetti. Il Sindaco Bressanelli ha però sempre respinto al mittente la nostra proposta.Crediamo che situazioni di questo tipo possano solo legittimare la convinzione che chi amministra operi con un’ottica conservativa rispetto ad interessi non del tutto coincidenti con quelli della comunità amministrata e che, troppo spesso, il confine tra cosa pubblica e cosa privata sembra elidersi a tal punto da favorire gli interessi particolari anziché, come dovrebbe essere, quelli della cittadinanza.