Etnicarchia

BASTA ACCOGLIERE "PROFUGHI CLANDESTINI". USIAMO LE RISORSE PER LA NOSTRA GENTE.


Nei giorni scorsi stato diffuso l'elenco dei soggetti bresciani sottoscrittori dell'accordo finalizzato ad ospitare quelli che, di fatto, sono una parte dei clandestini sbarcati in questi mesi sulle nostre coste. Tra i comuni sottoscrittori che ricadono nel territorio di competenza della nostra sezione, figurano anche Sellero e Capo di Ponte i cui sindaci si sono impegnati ad accogliere sul territorio comunale i cosiddetti "profughi".Crediamo che decisioni di questo tipo, prese in un momento tanto delicato e grave per l'economia del nostro Paese, con molte famiglie in seria difficoltà che alla politica e alle istituzioni (e i comuni sono quelle più vicine al cittadino) chiedono risposte e un sostegno economico, un lavoro, una casa, manifestando un terribile disagio che coinvolge tutta la comunità, lascino quantomeno perplessi.Il primo dovere di un Sindaco deve essere quello di pensare prima di tutto ai propri concittadini ed alle loro necessità. Lo Stato centrale spreca risorse ed energie arrivando a offrire un pacchetto di sostentamento (biancheria, servizio di pulizia, abbigliamento adeguato alla stagione, pocket money di 2,5 euro al giorno, scheda telefonica, casa, zero spese per le bollette ecc.) ad ogni "profugo clandestino" accolto nelle strutture italiane e che ai cittadini costa circa 1.200 euro al mese. Uno stato che contemporaneamente, non pensando ai bisogni delle nostre famiglie strangolate dalla crisi, taglia servizi (poste, tribunali, scuole) e risorse (il ministero ha ultimato nelle scorse settimane il calcolo sul fondo di solidarietà e gli altri trasferimenti da Roma ai comuni ed anche a Sellero e Capo di Ponte a è arrivata la doccia gelata, ai due municipi per il 2015 verranno infatti tagliati rispettivamente 94 mila e 117 mila euro) ai nostri comuni, che però a loro volta continuano a sottrarre risorse ai propri cittadini per destinarle alla cosiddetta"accoglienza", facendo finta di non vedere che dietro a quello che è un vero e proprio business si celano, spesso, interessi economici non indifferenti che fanno "ingrassare" le casse delle associazioni e delle cooperative che si occupano di questi disperati.Per questi motivi, nei prossimi giorni, la sezione della Lega Nord di Capo di Ponte-Valsaviore si riunirà per valutare quali azioni intraprendere per far sì che i due comuni recedano dall'accordo e si facciano invece portavoce presso la prefettura e il Governo affinché i soldi spesi per mantenere gli immigrati clandestini, vengano impiegati per garantire l'identico sussidio di 35/40 euro al giorno ai disoccupati, ai cassaintegrati, alle casalinghe, ai disabili, ai pensionati, agli anziani e famiglie in difficoltà economica.Severino DamioliniSegretario Sezione Lega Nord Capo di Ponte - Valsaviore