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Bossi: il governo è ormai alla fine, si vada subito a nuove elezioniAffari Italiani Martedí 23.10.2007 10:57
"Ho sentito in Parlamento un'aria diversa. Siamo alla fine di un governo. Andiamo alle elezioni. Non c'è più tempo per fare una riforma elettorale". Così il leader della Lega, Umberto Bossi, in un'intervista a Radio anch'io registrata lunedì, ha risposto alla domanda se a suo parere siamo alla vigilia dello scioglimento delle Camere, così come sostiene il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. "Certo - ha aggiunto Bossi - se si vuol fare una riforma, noi siamo qui, ma penso solo a piccole modifiche sull' attuale. È inutile andare a scegliere sistemi usati in Paesi federalisti. Per quello bisogna fare prima la riforma costituzionale e poi la legge adeguata. Ma finora non si è fatto nulla, bisognava farlo prima. Non si può cercare all' ultimo momento di coinvolgere la Lega".Nell'ottica di un possibile ritorno alle urne, Bossi ha ribadito la posizione del suo partito, favorevole all'indicazione di Silvio Berlusconi come leader della coalizione, ma contraria all'unificazione in un unico soggetto politico di tutte le forze che compongono la Casa delle Libertà. "Il partito unico della CdL - ha commentato - ci farebbe perdere voti, saremmo separati in un'unica casa, molto meglio essere ognuno a casa sua e fare gli accordi per le elezioni, per avere un'unica forza che si presenta unita". E in caso di vittoria la CdL riprenderà il progetto riformista tramontato nella passata legislatura con il no al referendum confermativo. "Per fare le riforme - ha spiegato Bossi - puntiamo a ottenere tanti voti ed essere forti in Parlamento, in modo che neppure l'opposizione potrà farci nulla". Bossi ha parlato a 360 gradi della politica italiana. Ha affrontato il tema della protesta fiscale lanciata dalla Lega a fine agosto, spiegando che "è già partita e sta funzionando". Secondo Bossi, la politica finanziaria del governo non rappresenta il primo passo verso un alleggerimento fiscale: "Se Prodi ha tolto il tfr ai lavoratori, la buonuscita dalle fabbriche che serviva per sposare i figli e sistemare le case dei lavoratori - ha commentato il leader leghista - ... si figuri come è grave la situazione: la gente che lavora vuole la restituzione del tfr, quindi bisogna fare una legge apposta e difficilmente la può fare Prodi". Le domande hanno poi affrontato temi più legati alla cosiddetta questione settentrionale. Bossi ha spiegato che per lui Milano non è la "capitale morale" del Paese. "Per me - ha detto - Milano è la capitale d'Italia e basta". E alla domanda sul futuro di Malpensa, dopo la decisione di Alitalia di puntare su Fiumicino per i voli intercontinentali, il capo del Carrocico ha commentato: "Vince chi ha l'aeroporto... le compagnie vanno e vengono, si possono cambiare".