Etnicarchia

Giovani e Lega


Giovani e voto all'ultimo MiglioAffari Italiani  Martedí 08.04.2008 17:27Di Giuseppe Morello A coloro a cui il fenomeno Lega sembra incomprensibile, sembrerà ancora più indecifrabile il voto giovanile che la Lega plausibilmente raccoglierà alle prossime elezioni. I manifesti con Toro Seduto che si rammarica di essere finito nelle 'riserve' in assenza di leggi sull'immigrazione è diventato  tra i giovani oggetto da collezione. Il Carroccio sembra raccogliere consensi soprattutto tra chi ha tra i 30 e i 40 anni, ed è su questo fronte che la Lega ruba voti ai suoi alleati. E allora come mai una fascia di elettorato così importante (30-40enni del nord produttivo) sfugge agli altri partiti e vota Lega?Le ragioni sono tante. Se ne possono indicare alcune. Innanzitutto la Lega martella su temi 'popolari', quelli di cui si discute al bar (immigrazione, tasse, lavoro, "i cinesi"), e infatti il suo elettorato è anche quello dei giovani che vivono nelle valli pedemontane, indifferenti alle sofisticherie dei "milanesi" (sineddoche per indicare frivoli modaioli urbani). Costoro ritrovano nel parlare diretto dei leghisti  i loro ragionamenti, il loro "essere stufi",  riassunto nella parola magica 'federalismo', dai contorni spesso sfumati ma fortemente evocativi.I giovani votano Lega anche perché quei dirigenti ruspanti e con "troppe cravatte sbagliate" sembrano più veri  delle sagome inamidate di Berlusconi, Veltroni, Fini e Casini, e offrono un'alternativa perfetta a chi non vuole schierarsi "alla vecchia", tra destra e sinistra. Sembra di essere tornati al periodo d'oro di Gianfranco Miglio, il costituzionalista che per primo comprese e teorizzò le grandi potenzialità delle istanze leghiste. Ma non capiremo mai abbastanza il nostro paese fino a quando non avremo capito le ragioni del successo della Lega. Lunedì sera prevista la prossima lezione.