Etnicarchia

Sì allo Sport! No agli sprechi!


Il 19 marzo 2010 e il 19 maggio 2010, con una  regolarità degna di un orologio svizzero (se il comune fosse così puntuale nel pagare tutte  le obbligazioni si eviterebbero i solleciti dei fornitori ed i decreti ingiuntivi degli altri creditori...) sono stati erogati all'Unione Sportiva Sellero Novelle prima euro 15.000 e poi euro 10.000, totale 25 mila euro di "trasferimenti" per il settore Sportivo.Nel Bilancio di previsione 2010 (Parte II Spesa - Titolo 1 (Spese Correnti) - Funzione 6 (Funzioni nel settore sportivo e ricreativo) - Servizio 3 (Manifestazioni diverse nel settore sportivo e Ricreativo)) noterete che alla voce "Trasferimenti" per attività sportive e ricreative  risultano Stanziati euro 26.000. Ciò significa che le risorse stanziate dal nostro Comune per lo sport nel 2010 risultano quasi completamente esaurite già entro i primi sei mesi dell'anno, assorbite, per la quasi totalità, dall'U.S. Sellero-Novelle, e che per eventuali altre attività sportive e/o ricreative restano a disposizione solamente mille euro.Abbiamo più volte manifestato la nostra perplessità in merito alla gestione delle risorse destinate allo sport in quanto riteniamo che l'amministrazione dovrebbe, quantomeno, richiedere all'Unione Sportiva un resoconto su come vengono spesi i nostri soldi, si tratta pur sempre di un'associazione privata che, oltre ai trasferimenti comunali (sottolineiamo poi che il comune si fa carico anche di tutte le spese inerenti la gestione e la manutenzione delle strutture sportive "gestite" dall'U.S.), può contare su numerose sponsorizzazioni e che, oltre tutto, non fornisce un servizio totalmente gratuito (le spese per il vestiario dei piccoli atleti iscritti all'unione sportiva ad esempio sono a carico delle rispettive famiglie).Siamo consapevoli delle importanti e positive ricadute che la presenza degli impianti sportivi e delle associazioni sportive rappresentano per il nostro Comune e per i Comuni Circostanti, siamo anche convinti però che non si possa ridurre lo Sport ad una gestione "monopolistica" e che un'attenta analisi dei costi e delle spese ed una conseguente rivisitazione complessiva delle convenzioni in essere e delle condizioni di gestione degli impianti sportivi comunali consentirebbe, quantomeno a parità di servizio, un risparmio che metterebbe al riparo l'amministrazione da pesi impropri da sopportare sul proprio bilancio senza però alterare queste positive ricadute ma che, anzi, stimolerebbe ancor più il privato ad operare con la massima oculatezza.Riteniamo infatti che, nella gestione della cosa pubblica, il privato debba garantire all'ente l'utilizzo di criteri di efficienza, professionalità ed economicità  e che, partendo da questi presupposti, l'ente debba prevedere che i contributi concessi a qualsiasi soggetto privato che abbia in  gestione la cosa pubblica, debbano essere erogati sulla base di  progetti di investimento, piani di gestione e consuntivi di spesa.Proprio in quest'ottica e al fine di garantire una maggiore trasparenza e parità di trattamento per tutti i soggetti coinvolti (enti, associazioni, cittadini) ed evitare che i contributi pubblici vengano distribuiti senza metodo, in sede di approvazione del Bilancio di previsione 2010, abbiamo chiesto all'amministrazione di stilare un Regolamento che stabilisse criteri univoci per la concessione di contributi, sovvenzioni e sussidi finanziari di compartecipazione e che subordinasse la concessione di qualsiasi  contributo alla presentazione di progetti ed alla successiva rendicontazione delle spese sostenute.La maggioranza ha respinto al mittente la nostra proposta, molto probabilmente perché preferisce continuare con questa "gestione allegra" dei quattrini pubblici, tanto, come sempre, paga Pantalone...Una gestione oculata dei fondi destinati alle attività sportive e ricreative (ma non solo), consentirebbe poi di liberare importanti risorse da destinare anche alle altre realtà già presenti o che potrebbero nascere nel nostro comune. Realtà il cui sviluppo o la cui nascita attualmente risultano frenati dalla carenza di mezzi e risorse.