Dal Bresciaoggi del sei luglio abbiamo appreso con piacere che dopo quasi cinque anni (con almeno un paio d'anni di ritardo sul previsto), i lavori per il recupero del sito industriale "Tre Torri" (i tre forni della ex «Sefe») di Sellero parrebbero finalmente giunti al termine. Al meno a quanto risulta dall'articolo e dalle parole del nostro Sindaco che nell'illustrare gli interventi messi in atto, si è scordato però di dire quanto l'opera sia costata ai cittadini di Selleresi,Camuni e Lombardi.Per dovere di cronaca ci pare giusto sottolineare che per la riqualificazione del sito industriale, l'amministrazione di Sellero nel 2005 ha ottenuto da Regione Lombardia un contributo a valere sull'"Obiettivo 2" per circa un milione di euro (di cui 40% a fondo perduto e il 60% quale finanziamento a tasso zero ammortizzabile in 20 anni) ai quali vanno aggiunti circa trecentomila euro erogati dalla Comunità Montana di Valle Camonica.Almeno un milione e trecentomila euro quindi per un'opera che, almeno dai proclami e dalle promesse, si preannuncia essere uno dei fiori all'occhiello dell'archeologia industriale camuna. Un progetto destinato a portare rilevanti benefici sull'economia turistica del nostro paesello e di tutta la zona, ma che noi temiamo si possa trasformare un uno dei tanti megaprogetti portati avanti in questi anni dall'amministrazione comunale solo per fare e immagine e senza realismo e che ai cittadini non hanno portato mai benefici concreti.Un proverbio inglese dice però che la massaia sa solo quarantotto ore dopo se il budino è buono. Per il momento, almeno a quanto si legge dall'articolo, sembra tale, ma bisogna ancora assaggiarlo. Lasciamo quindi al Sindaco ed alla sua amministrazione il compito di stupirci e smentire le nostre perplessità.Nell'articolo si dice anche che "la storica passerella aerea in legno, lunga circa 75 metri, che serviva a collegare i forni allo stabilimento per il trasporto del materiale su nastro attraversando la statale 42 e la ferrovia, è stata rimessa in sesto" e che "Ora è percorribile e in futuro potrebbe essere utilizzata per il passaggio dei visitatori dalle tre torri al Centro filiera d'eccellenza realizzato nell'area ex Fucinati."
Tre Torri" di Sellero: Archeologia industriale o cattedrali nel deserto?
Dal Bresciaoggi del sei luglio abbiamo appreso con piacere che dopo quasi cinque anni (con almeno un paio d'anni di ritardo sul previsto), i lavori per il recupero del sito industriale "Tre Torri" (i tre forni della ex «Sefe») di Sellero parrebbero finalmente giunti al termine. Al meno a quanto risulta dall'articolo e dalle parole del nostro Sindaco che nell'illustrare gli interventi messi in atto, si è scordato però di dire quanto l'opera sia costata ai cittadini di Selleresi,Camuni e Lombardi.Per dovere di cronaca ci pare giusto sottolineare che per la riqualificazione del sito industriale, l'amministrazione di Sellero nel 2005 ha ottenuto da Regione Lombardia un contributo a valere sull'"Obiettivo 2" per circa un milione di euro (di cui 40% a fondo perduto e il 60% quale finanziamento a tasso zero ammortizzabile in 20 anni) ai quali vanno aggiunti circa trecentomila euro erogati dalla Comunità Montana di Valle Camonica.Almeno un milione e trecentomila euro quindi per un'opera che, almeno dai proclami e dalle promesse, si preannuncia essere uno dei fiori all'occhiello dell'archeologia industriale camuna. Un progetto destinato a portare rilevanti benefici sull'economia turistica del nostro paesello e di tutta la zona, ma che noi temiamo si possa trasformare un uno dei tanti megaprogetti portati avanti in questi anni dall'amministrazione comunale solo per fare e immagine e senza realismo e che ai cittadini non hanno portato mai benefici concreti.Un proverbio inglese dice però che la massaia sa solo quarantotto ore dopo se il budino è buono. Per il momento, almeno a quanto si legge dall'articolo, sembra tale, ma bisogna ancora assaggiarlo. Lasciamo quindi al Sindaco ed alla sua amministrazione il compito di stupirci e smentire le nostre perplessità.Nell'articolo si dice anche che "la storica passerella aerea in legno, lunga circa 75 metri, che serviva a collegare i forni allo stabilimento per il trasporto del materiale su nastro attraversando la statale 42 e la ferrovia, è stata rimessa in sesto" e che "Ora è percorribile e in futuro potrebbe essere utilizzata per il passaggio dei visitatori dalle tre torri al Centro filiera d'eccellenza realizzato nell'area ex Fucinati."