These are the days

Ginevra - Novembre 2010


Ho la febbre da otto giorni e sono piuttosto stufa di ciò. Sono stufa anche di passare il tempo a guardare film e telefilm quindi ho deciso di tentare di essere produttiva (non fino ad arrivare a scrivere la tesi, ma almeno a far qualcosa), quindi ho pensato di aggiornare il qui presente blog con un intervento. Avrei una marea di post ancora da fare... un tot sugli Stati Uniti, l'ultimo sulla vacanza in Francia dell'estate scorsa e uno su Ginevra, comunque ho deciso di optare per l'ultima meta...Weekend a Ginevra, Switzerland. Partenza il 13 Novembre 2010 in auto, io e la mia compagna di viaggio Chiara.Mia madre, siccome è Novembre e siccome andrò in Svizzera, nota ai più come la patria di Heidi e delle caprette che le fanno ciao mentre i monti sorridono, è preoccupata che una bufera di neve mi travolga e butti la mia piccola C3 giù da un burrone. Quindi, all'ultimo minuto la mia ovo-mobile è dotata di pneumatici invernali. Ma naturalmente non servono a nulla. All'arrivo ci accoglie il sole e ci sono 300°C, non serve neanche mettere la giacca.Il viaggio procede senza problemi, anche se
passiamo l'ultima ora e mezza a capire dove sia il maledetto albergo. Abbiamo prenotato un Formule1, dei motel economici diffusi in Francia, ne avevamo già visitato uno quest'estate. L'indirizzo dato su internet non è molto preciso: c'è il nome di una via, ma non il numero civico, ma ho copiato anche le coordinate GPS. Tra l'altro, la sera prima di partire, prendendo le indicazioni, noto qualcosa di strano... PERCHE' DIAMINE C'E' SCRITTO FRANCIA??? Il nostro bell'albergo, spacciato come hotel dell'aeroporto di Ginevra è in realtà in Francia (è una città proprio sul confine). E' infilato in un angolino non segnalato dietro a un Novotel. Ci vuole un miracolo per trovarlo (o le coordinate GPS!).Un breve commento su questa catena di motel: le stanze sono davvero mignon. C'è un letto, un mini tavolino e un lavandino. Bagni al piano. Ovviamente c'è un forte risparmio economico, quindi se non vi interessa la qualità è ok.La mattina seguente partiamo nella visita della città (che ovviamente dobbiamo raggiungere in auto... ma il traffico a Ginevra è davvero snervante).
Orologio fiorito e giardino all'inglese, vista in lontanantza del Jet d'Eau, il getto d'acqua, una fontana simbolo della città che spruzza fino a 140 m d'altezza (uno sputo di 140 metri, non è che come simbolo sia niente di che, a parere personale, ovviamente). Vediamo un sacco di giovani papà che passeggiano coi figlioletti. Passiamo davanti alla Cattedrale di Saint Pierre, al municipio, in viette carine. Raggiungiamo poi un parco con grosse scacchiere in cui la gente può giocare a scacchi e dama liberamente. Dedichiamo parecchio tempo ad un'appassionante partita a scacchi. Calcolando che a malapena ricordo come si muovano i vari pezzi, l'aver vinto è cosa non da poco! La zona è molto viva, ci sono un sacco di persone di tutte le età, anche riunite in gruppi, che passano del tempo insieme a giocare. Credo che a Milano di quelle pedine non ne rimarrebbero molte se lasciate in un parco pubblico...
Diamo un occhiata all'imponente muro dei riformatori. La nostra attenzione è però calamitata da un mercatino e uno skate park poco distante che pullula di ragazzi e ragazzini con pattini, tavole e bmx e che fanno un sacco di salti, talvolta senza mostrare troppo sforzo. Come si può saltare con tanta sicurezza con un monopattino??? Complimenti.
Altra cosa carina della città (non ho detto nulla sui monumenti, ma le cretinate ci tengo a descriverle) sono i... come li chiami quei cosi? Ehm... scatole che contengono... ehm... boh... cavi elettrici? In realtà non saprei, sono oggetti che uno dà per scontati, quindi non saprei dire. Comunque a Ginevra sono decorati: paesaggi, disegni, anche con una serie di giochini, indovinelli ed effetti ottici. :)Alla sera concerto, di cui ho ampiamente parlato
La mattina dopo decidiamo di visitare il palazzo delle Nazioni Unite. Per entrare ti metal-detectano, ti fanno una foto e ti danno un cartellino per visitatori. Si può rimanere in zona solo per il tempo della visita (guidata), poi devi menar le tolle.
Roba seria, insomma. La visita è interessante. Mostrano diverse sale dove di solito si riuniscono rappresentanti di tutto il mondo, fanno sedere sulle poltrone ufficiali così che i turisti giapponesi possano esaltarsi con un milione di foto (noi avevamo la famiglia di padre, madre e figlia grande. Erano sempre indietro per scattare fotografie). Visitiamo un'edificio in stile anni '30 (che da fuori ci ricorda un po' il nostro Ospedale Niguarda di Milano) e uno anni '70. Ci sono doni da ogni parte del mondo e varie sculture e opere d'arte lungo le pareti. Una sala è molto particolare, avendo il soffitto molto decorato, con spuntoni colorati che vanno verso il basso. Fa pensare un po' ad un fondale marino.Pranzo in un McDonald's (possibile che i parcheggi dei centri commerciali siano a pagamento?), poi in viaggio. Un viaggio infinito, soprattutto perché non sono abituata a guiare per lunghe tratte. Ma ce l'ho fatta!Concludendo: Ginevra non è entrata nelle mie città preferite. Di gente ce n'è, ma è piuttosto tranquilla (traffico a parte). Ma le manca qualcosa...Consigli in tema:- per gli uomini: diventare dei bravi papà che portano i figli al parco nel fine-settimana- dedicate una o due orette ad una partita di scacchi con un amico- ascoltate qalche canzone di Jamie Cullum!!!