La Valle dei Sogni

Buone Feste


Buone Feste a Tutti...i pochi che passano da queste parti!Non sono più comparso sul blog, è vero, ma ho avuto dei bei problemini da risolevere. E' stato un periodo duro, così sotto le feste, con mia madre che stava male e non poteva alzarsi da letto... poi miracolosamente un cambio di una medicina ed è ritornata quasi come nuova (diciamo come un'auto di terza mano che però cammina ancora)!Molte cose sono rimaste un po' indietro...in casa mia non ci sono addobbi, non c'è l'albero, non c'è il presepe. Il Natale quest'anno è rimasto fuori. Bhe a dire il vero sono anni che rimane fuori anche se l'abero veniva fatto. Anche fuori però il Natale è abbastanza sciapito, non mi emoziona più ormai.
Non sono riuscito a fare nemmeno i regali per i problemi di cui sopra. Avevo comprato solo qualche cosa ai nipoti ma l'ho passati a mia madre che era dispiaciuta per non aver potuto comprare loro ninete, essendo immobilizzata a letto. A Matteo un gioco intelligente per la play station, il DVD dei Pirati dei Caraibi e una altro con dei cartoni animati di Heppy Hippo con il cane... sono buffi mi piacevano. A Elena la casina delle api ma versione moderna con gli orsacchiotti morbidi, un centro di comando mega a forma di c
asa di spugna con dei pulsanti, musica New Age come ninna nanna e il telecomando per avviarlo nei moenti di crisi! E io che da bimbetto avevo la casetta delle api che non funzionava più perché avevo strappate le ali a un apetta!Ok allora le feste. Tristi quando la famiglia non è unita, quando hai due sorelle che non si parlano nemmeno, quando i tuoi genitori ci soffrono. Bhe ci sono dei mali peggiori...Però come sembra distante il Natale di quando ero bambino, quando questa casa si riempiva di gente! La mia nonna riuniva tutti i parenti e si dava da a fare per giorni per fare i tortellini alla pontremolese! Li mangiavamo solo a Natale e a Pasqua, per noi era sempre una prelibatezza anche perché li aveva fatti la nonna.  Noi stavamo al piano di sotto, dove ora stanno i miei ginitori, la nonna a quello superiore, dove sto io. Io amavo a un certo punto scendere e mettermi nella stanza immediatamente sotto la sala da pranzo della nonna: sentivo tutto quel chiasso, quelle risate, ma giungevano ovattate cme se fossero lontane.
La casa nostra era tutta "sgarrupata", bruttina fuori, quasi indecente dentro però stavamo dei giorni a fare il presepe con mio padre. Occupavamo una stanza intera e ogni anno era un lavoro di grande ingegneria: tavoli, scatoloni, carta tutto per realizzare il "progetto". Un anno andammo a prendere "in prestito" anche un po' di sassi e del ghiaino in una cava e la borraccina era quella raccolta in estate, fatta essiccare e gelosamente riposta. Tutta questa roba rimaneva nascosta in soffitta alla quale si poteva accedere solo con grandi fatiche e sofferenze attarverso un lucernario e portare giù scatole e scatoloni era un'impresa titanica. A me non era concesso di salire i gradini della scala di legno e io fantasticavo su quello che poteva esserci lassù, immaginando spazi nuovi e misteriosi. Quando il presepe era finito noi eravamo tutti orgogliosi e Babbo Natale (poi i genitori e noi stessi) veniva e ci lasciava i regali sopra di esso. In fondo era dovuto a una motivazione molto pratica: i soffitti erano bassi e l'albero che potevamo fare era sempre piccolo e striminzito. Io lo addobbavo come un principe albero, con tutte le palline di vetro che avevamo, con le luci, i fili d'angelo...ogni cosa e confesso che era sicuramente molto pacchiano. Però sotto l'albero non arrivavano mai i regali e io lo trovavo bellissimo.
Ora le cose sono cambiate. La casa è stata tutta ritrutturata: pavimenti nuovi, muri nuovi, impianti nuovi. La nonna è morta, nessuno fa più i tortellini pontremolesi (mia madre lo ha fatto per qualche hanno, fino a che ha potuto), Il "Presepe Grande" giace nelle scatole da anni, e quando è andato bene abbiamo fatto la versione media ma ultimamente ci siamo abituati a quella "ridottaristrettaenanica", anche se poi basta il simbolo. Natale scorso eravamo in tre a "festeggiare", i miei genitori ed io; queste grandi e belle stanze con sale e saloni pieni di specchi che pare di essere nella Versailles di Lamporecchio, rimangono vuoti e senza grandi risate.Bene è passata la malinconia. Ma comprendetemi: Natale dopo un periodo di semireclusione per motivi  poco belli, l'ennesima batosta sentimentale digerita con il bicarbonato e con lei che mi compare di fronte ogni volta che metto il naso fuori...Aggiungete che s'è rotta la caldaia e che qua si batte i denti dal freddo...Comunque a parte tutto a voi che mi siete molto cari perché mi ascolate vi mando i miei più sinceri AUGURI di BUON NATALE!!! :-)Un bacio