The Sunset Cafe'

Scelte.


Oggi post-che-vado-di-fretta. Ho un appuntamento.Scrivo mentre mi allaccio la gonna, infilo il top, scelgo un maglione, mi sfilaccio le calze, esco e rientro in quel paio di scarpe nere lucide che avevo comprato perche' bellissime ma che in realta' sono di due numeri piu' larghe ed il piede mi ci balla dentro.Ah, mi sono anche fatta un tatuaggio. Quest'estate. Piccolo piccolo, sulla caviglia, in un punto che non ho sempre sotto gli occhi. Mi sarei annoiata subito di vedermelo comparire costantemente davanti. E' una gatta. Me l'ha fatta un tipo da cui mi ha portato il mio migliore amico, dicendomi: "Viene gente da tutta Italia per farsi fare un tatuaggio da lui, e' il migliore". Si', e' il migliore, ok. Pero' tira piu' polvere del vecchio folletto di mia madre. Intanto devo dire che ha lavorato bene, non mi e' venuta l'epatite e nemmeno l'AIDS, la gamba non mi e' andata in cancrena e quella gattina stilizzata la amo ogni giorno di piu'. Con la fortuna che ho, il tipo di stasera sara' uno di quelli "I tatuaggi, per carita'! Odio tutte le cose permanenti!". Dicesse una banalita' del genere, lo pianto a meta' cena e me ne torno a casa traballando su queste maledette scarpe stupende.Stasera ho una domandina facile facile, ho perso tutta la notte scorsa a riflettere sulle scelte. Ordunque:Se le scelte che facciamo, nel momento in cui le facciamo, ci sembrano giuste, rimangono giuste anche quando, in seguito, si rivelano sbagliate?