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e li chiamano "delitti passionali"


 Pubblico di seguito il commento che ho lasciato al mio amico alexluis  al suo post circa i fatti delittuosi che si sono susseguiti in que
sti giorni, mi riferisco alle stragi compiute ai danni di ex fidanzate, ex mogli ecc. ad opera diex mariti o fidanzati, la drammaticità dei fatti è un chiaro invito a riflettere, trovo quindi utile offrire un modesto contributo. di seguito il mio commento integrale a quel post.  Spinosissimo e complicato amico mio l'argomento che poni e la drammatica attualità di questi giorni produce certamente delle riflessioni. in queste vicende fatte di tante verità complesse trattare con completezza è impossibile e si rischia di scadere nel luogo comune, nel già detto; volendo dare ulteriori tracce di riflessione mi viene in mente che i delitti si stanno susseguendo con intervalli temporali brevissimi, la cosa mi fa pensare che si sia innescata in qualche modo l'emulazione di atti disperati, rafforzati dalla insistenza di notizie continue che informano questi folli disperati a vedere la violenza omicida come l'unica via di uscita
ai loro disturbi mentali; scavare sulle ragioni, sul come si forma nell'infanzia una mentalità disturbata, però non è motivo di notizia. Un altro dettaglio di non poco conto è che il risalto mediatico si dà solo alla violenza al maschile mentre della violenza al femminile domestica e non, non ha mai lo stesso risalto, pur essendo gli infanticidi un fenomeno allarmante tanto quanto, come pure le violenze femminili tra le mura domestiche. Diverso appare il caso del diciassettenne tentato stupratore, io in quel caso vedo il disagio di un minorenne nel suo rapporto con il sesso in generale, gli ormoni a quell'età ballano e l'incapacità di comunicare, di chiedere il sacro
santo diritto all'amore, ecco che determina l'azione criminale. possiamo quindi dedurre che dietro questa tipologia di crimini violenti non sottostà mai una sola ragione ma serie di concause. definisce benissimo Fabio Barzagli presidente dell'associazione www.paternita.info associazione nazionale per la bigenitorialità riconducendo questi disturbi mentali e comportamentali a deficienze educative nell'età adolescenziale. età dove una volta il padre era assente per emigrazione lavoro ed adesso per negligenza in minima parte e per forza maggiore determinata dai tribunali nelle cause di separazione. Certo che le notizie dei crimini efferrati di questi giorni lascia sbigottiti, eppure se un insegnamento da questi drammatici lutti lo vogliamo trarre. allora questo va in direzione di una maggiore presenza del padre presso i figli, una sana educazione al sentimento, una sana edicazione al sesso senza pregiudizi e senza tabù. affinchè caino si metta definitivamente a riposo. cordialmente vostro Frà.