Il blog di 3 C

La costellazione dei pesci


Con questo nuovo intervento voglio fare un omaggio ad alilulla, fornendo a lei ed a tutti quelli che sono di questo segno zodiacale un po’ di notizie tra lo scientifico e dintorni, in modo che sia fruibile sia par curiosità e sia per ricavarne qualche informazione più concreta. La costellazione dei pesci è antichissima; si pensa sia una raffigurazione celeste già rappresentata (ed immaginata) dai Babilonesi, ma la mitologia ad essa inerente è, come gran parte delle costellazioni, di origine greca. Come già anticipato la loro collocazione nel cielo ricorda una serie di collegamenti tra vari episodi mitologici e quella dei pesci fa riferimento alla guerra che c’era tra gli dei dell’Olimpo capeggiati da Zeus ed i Titani figli di Urano. Interessante come la storia sia nata da un “colpo di stato” organizzato da Zeus per detronizzare il proprio padre Crono. Tornando ai Pesci, tutto cominciò quando il mostro Tifone (o Tefeo, o Tifeo) figlio di Gea, dea della Terra e madre dei Titani, venne mandato ad attaccare gli dei dell’Olimpo. Costui , enorme ed infuriato, provocò il terrore tra gli dei che cercarono di fuggire dove potevano per non incorrere nell’ira provocata dalla voglia di vendetta. Il primo che si accorse del suo arrivo fu Pan, che trasformandosi in un animale metà capra e metà pesce si gettò in un fiume (Eufrate?). Ad Afrodite parve un’ottima idea tanto che volle trasformare se stessa ed il figlio Eros in pesci per poter trovare riparo tra le stesse acque, dopo però essersi uniti con una corda che li legava alla coda per evitare di allontanarsi e perdersi. Un’altra leggenda parla invece che madre e figlio siano stati aiutati a scappare e successivamente salvati appunto da due pesci (ma la corda allora???). La corda è comunque stata ritenuta importante tanto che la stella alfa della costellazione è stata chiamata dagli astronomi arabi Al Rishah, Okda e Kaitan, ovvero corda o nodo. La costellazione non è sicuramente tra le più appariscenti nel cielo, pur essendo abbastanza estesa, e questo è dovuto perché composta essenzialmente da stelle inferiori alla magnitudine 4, e solo qualcuna si avvicina alla 3. Di conseguenza non è facile individuarla tra le altre; si può soltanto notare che le stelle sono disposte in modo da formare un’enorme lettera “L” maiuscola (o per qualcuno “V”) . Il punto di incontro delle linee che compongono la lettera è dato dalla stella alfa già citata prima, che ha la particolarità di essere un sistema quadruplo, ovvero le due stelle di colore bianco-azzurro sono già binarie spettroscopiche, ma sono anche gravitazionalmente interagenti tra loro con un periodo orbitale di 720 anni. L’oggetto non stellare più bello che si può osservare nella costellazione è sicuramente M74 (o NGC 628), una galassia a spirali con grandi bracci sviluppati ed estesi. Molto bella anche la galassia NGC 488