AMORE E PENSIERI

poesie d'amore


Sono triste questa sera, la mia vita tra le mani…forse la getterò.Il dolore stringe l’animo si forte che il respiro tarda ad arrivare.Apnea di luccicar nel buio fievoli lucciole.Occhi chiusi brucianti d’aceto e di salate perle…preziosi chicchi di sapore amaro.D’esser marmorea montagna… credevo..Integro alabastro… ma quante crepe… all’osservar d’esterno sfuggono.Solcano dentro a minar e fiaccar l’insieme.Mota mi sento, come di pioggia essa annaffiata…scola via, sparpagliandomi nel nulla.Trema il pensiero nell’oscura immaginedell’impossibile recupero della perduta ragione.Vita non è… non questa.Vago nel silos vuoto della mente… vortici,concentrici… mani a volti collegate.Disperato cerco… sono io??A tanto mai osato ebbi, nei giochi miei,d’arrivar estremo… convinto sonoche l’umiltà del cuore il mondo sorregga…..il mio precipita… anzi calare è come l’astro nella pece… sempre più giù.Bramo questo momento o lui s’avventa vincitore su di me?Ti prego angoscia abbandonami.Sorseggiare da fonte cristallina ora cerco… anzi devoo il baratro senza ritorno sarà compiuto.L’arretrare sarà partire per un riposo quieto e non….mortale?Ora tremo, il ritornare in me errato mi sembra… non so…confuso sono come un tramonto indeciso se….spegner luce o iniziare il buio.Stadera… che soppesi i sentimenti miei…Colma sei, tanto che più pesi non hai da contrastar la sorte avversa,ma finalmente ecco… decide la piumache bilanciar fa… sfiorando il piatto.Appoggiata dal vento… il respiro della vita….Rimango.Vorrei entrare in te..Nell’intimo della tua anima.Incalpestato prato vellutato,partorisce sentimenti liberi, briosi,vi nascono esuberanti e fragili farfalle.Vorrei violare questa verginità del tuo ionon per possederti ma per sublimarti,godere appagato, di essi.Ingenua ti sciogli alle parole,volute... cercate desiderate,direi quasi create.Ingenua ricadi sui sogni staccati dal cuore,nascosti da infantile pudore di bimba,diventano giochi, bambole di pezza cadenti.Ingenua, ad amici fasulli affidi desideri sfacciati violenti.Vuoi essere… no... già sei fragile donna.Dentro di te io soffio con spirito nuovo.Vorrei gestire la mente e il tuo spirito.Fallito il tentativo d’infrangere questo muro,non ho speranza seil’amore ingenuo.  Amico mioAmico miodammi la tua manonon la ritrarre....Fidati di me ,puoi farlo  come hai sempre fatto.....ora non vuoi più?Per non farmi stare male?.....Ma io sto male!Pensi di accollarmi i tuoiProblemi?.....Ma sono già miei!Perchè mi fai dire tuttiquesti “ perchè”.....parla come hai sempre fatto..........abbiamo sempre trovatouna soluzione,..............ti ho sempe aiutato anche con una parola, con un gesto,con uno sguardo:......ho pianto con te......ho sorriso con te.....ho giocato con teperchè  credi che abbia fatto tutto questo?Perchè ti voglio beneAmico mio....  .......Tendi la tua manoverso la mia.......Camminiamo insiemeAffrontiamo insiemeSperiamo insiemeNe usciremo insieme.L’amicizia trionferàsempre perchè èun sentimento vero!Non si può fingere!Perchè devo perderti?Dimenticare ogni cosa tua?Il tuo profumo,il tuo sorriso, perchè?Perchè devo lasciarti andare via?Ciò che amo se n'è andato?Allora muore una parte di meNo, non deve succedereTengo troppo a te perchè questo accada,Tu per me sei vita, sei il mio sangue, sei la mia linfa vitale sei....sei tutto ciò che vorrei!Sei il centro di me, sei amore, cuore, vita, anima, sole, cielo, acqua, terra, fuoco...Non voglio perderti!!no, non voglio...Voglio vederti, amarti e non dimenticarti mai..Perchè ti amo ... Cosi' immenso e distesoin mezzo a monti e vallate serenetrasmetti al mio cuore turbolentoun senso di pace e tranquillita'infinita che quasi avevo dimenticato.Nelle pietre ormai nascoste dalla sabbiadel tempo,orme di gnomi,fate e regine!Sono loro che nelle notti senza luna,a smuovere gli alberi intonano antichi cantie melodie che l'uomo ha ormai dimenticato!E ti penso ancora qui' ieri,come e come sara'domani a vegliare sugli italici confini:mi sembra di sentire i canti di gloria di antichi eroi e tra pause di interminabili silenzi e i rumori antichi dei tuoi boschi si perde la mia mente.La fantasia vola lontano e nel silenzio delle tue vallate camminera' felice il mio spirito!.Ho visto una piccola isola sperduta tra le     acque incantate  le mie mani hanno toccato quel prezioso gioiello in cui potevo specchiarmi.Ho visto rocce dalle forme meravigliose e con la fantasia ho immaginato che fossero cose incredibili.Ho chiuso gli occhi e toccando la sabbia ho provato una piacevole sensazione.Ho visto il sole levarsi dopo un lungo riposo i miei sogni sembravano potersi illuminare con il suo bagliore dentro di me sentivo che era tutto vero e che non stavo sognando eppure il mio tempo su quell'isola era finito e mi sono ritrovata su questa terra che non mi è cara.Quante lacrime ho lasciato,quanto amore ho provato su quella piccola isola dei lunghi addii. Mi svegliai in preda ad un terrore folle:avevo perso la mia anima,qualcuno o qualcosa,nn saprei dirlo,me l'aveva rubata.Improvvisamente mi trovai completamente solo ad affrontare il giorno nascente,per la prima volta mi sentivo veramente abbandonato.Aprii gli occhi,ma nn vidi niente e nessuno.Accesi una luce,ma la luce nn c'era o nn la vedevo.Che cosa è successo mi chiesi.Che cosa faccio ora continuai a domandarmi,la luce nn c'è se ne andata insieme alla mia anima.Provai a chiamare gli amici,ma neanche loro riposero.Passò del tempo,ma nn saprei dire quanto perchè nn c'era più il giorno,solo notte buia intorno a me.Ero senza forze e pensai di nn poterne più venir fuori e che ormai la vita,se così si può chiamare senza l'anima,fosse giunta alla fine:nn c'era più una via d'uscita.Piansi lacrime amare,ma ad un tratto,tra le lacrime,mi sembrò di scorgere una luce.Sì era una fioca luce appena visibile tra la nebbia del dolore,ma c'era,seppur lontanissima:ma c'era.Iniziai a camminare verso di essa,mi sembrava più camminassi e più essa si allontanasse.Passano ore,poi giorni,poi settimane,ma alla fine giusi di fronte a quella luce.Altro nn era che una piccola candela posata su di un foglio di carta con su scritto :SPERANZA Con penna di cuore sprofondo,senso ora do col cuore nel fango,in brividi di vita fino in fondo,schiarisco la voce, piango e rivango.Quanto cielo voleremo ancora assieme,sui canuti anni argentei soffiando,certo non son vivi di giovane seme,son stati sereni, stanno di triste affondando.L’acqua filtrata annaffierà, sì, i futuri.La fonte è cristallo di certo esperta,la scelta programma, i sentimenti son duri,il canto del gallo, la sua sveglia ogni dì, sofferta.Sfido il tempo con filo di fuoco.Che servono le tue d’angelo alise per un momento tuo di gioco,strapparti sogni, sfido il tempo, son fatali.Rosso d’inquietudine, così è il sangue,mormorio di marea, distrugge il mio canto.I tuoi occhi di farfalla dipinta ma langue,la nuvola s’apre, esce sole, cresce il pianto.