myself and I

Post N° 111


due notizie, o meglio, due sentenze in qst giorni hanno catturato la mia attenzione: la prima è stata emessa in russia. una donna aveva accusato il suo capoufficio di molestie sessuali... il giudice lo ha praticamente assolto perchè a parer suo le molestie aiutano la procreazione di bambini: ne andrebbe quindi di mezzo il futuro del paese. la seconda invece proviene dalla gran bretagna: se la vittima di uno stupro era ubriaca allora il risarcimento diminuisce... come dire che il reato perde di gravità. la prima neanche la commento. odio putin e non aspetto altro che qlk1 lo faccia fuori (non mi arriveranno mica i servizi segreti russi a casa, vero?!). la seconda invece sì... è della serie: "era vestita in modo provocante e quindi se l'è cercata!" la cosa che più mi ha fatto inc*****e son stati i commenti, che seguivano proprio qst linea: "l'alcool fa perdere le inibizioni" "se le cercano" "più responsabilità" ecc ecc...mi fanno semplicemente schifo tutti coloro che utilizzano tali scuse per giustificare atti di tale bassezza. è vero: forse la ragazza era ubriaca, forse non ha reagito, ha rischiato... ma ciò non giustifica nessuno. si deve essere liberi di ubriacarsi o d'indossare minigonne o magliette scollate senza che una bestia (xkè non è altro che questo) salti loro addosso. uno stupro compiuto su una ragazza sobria e in jeans è il medesimo di quello compiuto su una ragazza brilla e in minigonna, perchè in entrambi i casi il fautore (o fautori) non si son fatti scrupoli. ne hanno semplicemente approfittato... magari usando le circostanze come giustificazione con se stessi. avrebbero potuto agire in modo diverso. e invece hanno scelto il loro lato bestiale. e ritengo che coloro che cercano di attenuare la gravità di questo gesto con false motivazioni non siano altro che loro complici. siamo esseri umani; ci vantiamo di essere animali intelligenti... ma non è vero. perchè un essere pensante sa dominarsi e sa rispettare la dignità altrui "usando la testa". io invece ho l'impressione di vivere ormai in una società decapitata.