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Film porno pagati dai contribuenti Finisce nei guai la "ministra" inglese


Nuovi guai per il ministro dell’Interno britannico, Jacqui Smith. Due film hard sono finiti «erroneamente» nella lista delle richieste di rimborso spesa compilate dal ministro. Si tratta di pellicole ’pay per view’ del valore di cinque sterline (pari a poco più di cinque euro). Un acquisto - a quanto pare - fatto dal marito Richard Timney, suo assistente, mentre lei era impegnata a Londra. «Sono spiacente che, chiedendo il rimborso della mia connessione a Internet, ho erroneamente allegato anche il rimborso del pacchetto tv», si legge in una nota diffusa dal ministro. «Appena la cosa mi è stata fatta presente, ho avviato subito le procedure per mettermi in contatto con le competenti autorità parlamentari e rimediare alla situazione. tutti i soldi rimborsati per il pacchetto tv saranno ridati». I film per cui ha chiesto rimborso sono in totale cinque e sono stati tutti visti nella sua abitazione a Redditch, Inghilterra centrale. «Dire che Jacqui è arrabbiata con suo marito è un eufemismo», ha detto un amico della coppia al ’Sunday Express’, che ha tirato fuori la storia. «Lei non era lì quando questi film sono stati visti. È furiosa e mortificata». La richiesta di rimborso per il pacchetto tv e la connessione a Internet (in tutto 67 sterline, circa 72 euro) era stata presentata in giugno. A febbraio la Smith era stata fortemente criticata per aver chiesto un’indennità per la seconda casa, mentre a Londra, invece, era ospitata dalla sorella.