I NATIVI

Le origini dei nativi americani


 È ipotesi ormai quasi unanime che gli indiani d'America discendano da popolazioni asiatiche giunte in Alaska dalla Siberia nordorientale nel periodo glaciale, attraversando lo stretto di Bering, allora coperto di ghiacci, con successive ondate migratorie. Gli studiosi non concordano, invece, sulla data delle prime migrazioni, che alcuni fanno risalire a 30.000 anni fa. Pescatori e cacciatori nomadi di mammut e di renne, i primi abitatori del continente, spostandosi in gruppo alla ricerca di cibo, diedero vita a una pluralità di gruppi etnici, con culture e tradizioni differenti.ReligioneGli indiani d'America presentavano una grande varietà di credenze religiose. La maggior parte di loro credeva in una forza spirituale, origine di tutte le cose. In molte aree, questa forza veniva riconosciuta nella luce e nel potere del sole, nella terra, nel giaguaro, nell'orso, nel serpente. Quasi ovunque, per provocare visioni venivano somministrati allucinogeni, in associazione con canti e digiuni. Importante era il culto dei morti, amministrato in genere da sciamani. Presso alcune popolazioni le funzioni sacerdotali erano occasionali e non esistevano luoghi di culto fissi. Le popolazioni messicane andine, quelle meridionali dell'America settentrionale e della costa nordoccidentale del Pacifico avevano invece santuari o templi e sacerdoti permanenti.Musica e danzaIl relativo isolamento dei gruppi dell'America settentrionale, e in parte dell'America meridionale, ha consentito la conservazione delle loro tradizioni musicali. Scarse sono invece le notizie sulla musica delle civiltà precolombiane: quanto sopravvive è stato profondamente modificato dall'influenza spagnola. Il canto è l'espressione musicale dominante, con accompagnamneto ritmico di strumenti quali tamburi, sonagli, flauti e zufoli. Le melodie e i testi sono generalmente brevi (ripetuti e combinati in serie). Le danze comprendevano assolo per uomini e danze rituali di coppia o di gruppo.