Diario di Tig.

Post N° 5


Nessuno pensa di assolvere il terrorismo con la scusa della povertà: il terrorismo è anche frutto di scelte personali, di convinzioni ideologiche, di azioni di supporto da parte di stati o di loro apparati. Ma è altrettanto evidente che le ingiustizie presenti nel mondo forniscono arruolamenti al terrorismo; ed è notevole che l'amministrazione Bush si preoccupi tanto che questo argomento non venga nemmeno aperto, per assicurarsi che il progetto bellico venga condotto senza remore e fino in fondo. È evidente che qui non sono in discussione le buone ragioni degli Stati Uniti, né il valore della libertà del quale si sentono i massimi difensori e nei confronti del quale hanno avuto - e a mio parere hanno ancora - una missione storica. Ma quando si cerca di imporre tale valore agendo e decidendo da soli, senza tenere conto degli sforzi che l'umanità nel suo insieme sta compiendo nella stessa direzione, e svalutando le istituzioni come l'Onu che, per quanto imperfette, rappresentano la concretizzazione di questi sforzi, anche la migliore delle intenzioni rischia di generare effetti opposti a quelli voluti