pensieri in libertà

tempo di vendemmia


Settembre, tempo di vendemmia, la raccolta del prosecco in pieno svolgimento. Nelle nostre zone pianeggianti, non si sente più il vociare allegro delle persone che si ritrovano per questo evento, ma solo il rumore delle moderne macchine per la raccolta dell'uva. Il mondo cambia, si attrezza, ma tutto diventa più freddo, le piccole aziende spariscono,
vengono inghiottite da quelle più grandi. E'la realtà del nostro tempo. Per fortuna, rimane qualche piccolo coltivatore, che produce per sè e la sua famiglia. Allora per pochi giorni o magari solo poche ore, ritorna il tempo passato, ci si unisce agli amici e si da una mano. Probabilmente non ce n'è bisogno, ma è un bel modo per trovarsi, fare quattro chiacchiere gioiose e ridere con allegria. Tornano i ricordi di quando ero bambina e vivevo in una campagna dove su 30 campi di terreno, io e mia sorella potevamo spaziare in libertà. La vendemmia era una vera festa per noi piccole, un gioco, la fatica era degli adulti, me ne sono resa conto in seguito. Si faceva tutto in casa, dopo aver raccolto l'uva, si pigiava (non con i piedi ma con una macchina apposita), e quello che se ne ricavava, veniva raccolto  nei tini dove si lasciava a fermentare. A lavoro finito, la nonna preparava le tavole, si mangiava tutti insieme, si cantava e gli adulti raccontavano sorie incredibili. Chi lo sa se erano vere oppure se le inventavano per impressionare i bambini.                                                                                       Tina