pensieri in libertà

Tina e il treno dell'amore


Qualche settimana fa, parlavo  con l'amico Dino (Dino  Barili) del  fatto che io mi alzo tutte le mattine alle 5,30 e che dopo anniadesso  inizia a darmi un po' fastidio.Che sorpresa quando ieri mi ha detto che ha scrittoun racconto  per me. L'ho  letto e mi è proprio piaciuto.Riconosco qualche tratto del mio carattere  nel suo personaggioe anche qualcuno dei suoi  pensieri.Gentilmente mi ha concesso di pubblicarlo anche sul mio blog,così lo voglio condividere  con voi.
Tina e il treno dell'amoreLa dottoressa Tina non era tipo dal lamento facile...anzi,era quella che dava coraggio alle amiche in ogni occasione."Dai vedrai che tutto passerà, lascia fare al tempo. Quello che oggi appare come una sfortuna può trasformarsiin una benedizione"Un anno fa però anche la Dott. Tina, 50 anni , single,bellissima, dirigente presso una  Agenzia Commerciale di Milano, abitante a Pavia, aveva cominciato a lamentarsi...Se la prendeva col fatto che ogni mattina doveva alzarsialle 5,30 e da un po' di tempo le cose non andavano peril verso giusto.
Si vedeva lontano un miglio che la svegliadelle 5,30 era una scusa per mascherare altre ragioni che ovviamentenon voleva dire. Del resto era una vita che la Dott. Tina si svegliavaalle 5,30 del mattino.Da Pavia a Milano il treno ci mette mezz'ora e quello è l'orario ottimale per sveglairsi. Per anni la Dott. Tina si svegliava (a volte ancheprima che suonasse la sveglia) ...si preparava e...correva al treno. Lì c'era già il Dott. Carlo che l'aspettava. Insieme prendevano il caffè,leggevano il giornale e si scambiavano le notizie del mattino.
Poi via...alla stazione di Milano un saluto veloce e ognuno prendevala strada del proprio ufficio. Era stato così per anni. Tina si trovavabene con Carlo, mai una discussione, mai un'incomprensione.D'altro canto il Dott. era di una finezza esagerata."Tina come stai? Ti vedo soprapensiero...cosa vuol dire?""Ma no...Carlo...sai come siamo noi donne...diamo corpo alle ombre"Effettivamente non erano solo ombre...C'era stato un periodo in cuialla Dott. Tina, il caffè, le cortesie, la puntualità al treno Pavia-Milanonon bastavano più. Si era messa in testa che lei e il Dott. Carlo avrebbero potuto fare una coppia vera, che mangia alla stessa tavola,guarda la tivù seduta sullo stesso divano, dorme sullo stesso letto...e fa altre cose insieme.
Tina ci aveva provato in tutte le manierema non aveva cavato un ragno dal buco. Da quell'orecchio Carlonon ci sentiva affatto e lei non riusciva a capire il perchè.La Dott. Tina però si trovava bene con lui che era diventato il suo punto di riferimento e non solo alla stazione ferroviaria di Pavia. Era il motivo stesso per il quale Tina si svegliava puntualealle 5,30 del mattino, si metteva in ordine e correva al treno. Un anno fa però aveva iniziato a lamentarsi della sveglia a quell'ora ma non era solo il problema della sveglia, era tutto l'insieme dellecose che non andavano.  C'era una ragione precisa: da alcuni mesiil Dott. Carlo aveva cominciato ad accusare dei disturbi e doposvariati esami, i medici gli avevano consigliato di prendersi un periodo di riposo e lasciare il lavoro almeno per un po'.
Lì sono cominciate le lamentele di Tina...per quella dannata sveglia. Da un po' di tempo, la cinquantenne si alzava svogliata...alla stazionenon c'era nessuno ad attenderla, nessuno a chiedere "Tina come stai?Ti vedo un po' assorta, taciturna. Cos'hai? Non ti senti bene?" e lei"No no Carlo...sono solo paturnie...lo sai come siamo noi donne".Un anno fa però è accaduto un fatto: mentre svogliatamente la Dott. Tina stava cercando un posto libero sul treno, a causa di un movimentobrusco le è sfuggito di mano il libro che aveva appena acquistato.Un signore pressapoco della sua età l'avvertì "Signora, è suo il libroche è caduto sul pavimento?
La Dott. Tina ringraziò e raccolse il libro che non aveva ancora lettoe che era finito fra  valigie e borse. Si era spiegazzato e una paginasi era piegata....come volesse essere letta. La cinquantenne preseposto vicino al finestrino e lesse "...non tutto quello che passaè finito. A volte è solo una parentesi...un modo per ricominciaremeglio di prima...E' il momento di pensare a vivere...sognare..immaginare. L'importante è avere fiducia".La Dott. Tina non aveva ancora terminato di leggere l'ultima parola, quando il tuo telefonino si mise  a suonare.
"Tina sono Carlo. ho avuto l'esito degli esami ...tutto a posto.Sono sano, anzi sanissimo. prima di riprendere il lavoro però,ho deciso di passare un mese di vacanza sulla Riviera Ligure,nella mia nuova casa in riva al mare. Hai voglia di passarela vacanza con me?"Alla Dott. Tina quelle parole non erano sembrate vere.Le aveva attese da una vita. "Certo Carlo. Questa sera ne parliamo a cena...a casa mia".
Nella vita è sempre il momento per ricominciare a sognareperchè "i sogni son desideri...desideri di felicità". (racconto scritto da Dino Barili)                                                                                                       Tina