pensieri in libertà

Tina ...e il principe Azzurro


Alcuni di voi lo conoscono già, l'amico Dino(Dino Barili) è un simpatico ottantenne con lapassione di scrivere. Qualche anno fa, esattamente dal 2 settembre del 2012, ha iniziato a scrivere sulsuo blog "Dino Secondo Barili" http://blog.libero.it/paviastoria/ molti racconti. Il suo obbiettivo, raggiungere il numero 1000.A tutt'oggi gliene mancano solo 6. Sono certa chece la farà. Ogni tanto mi dedica uno sei suoiracconti. A lui piace scrivere e a me piace leggerli e metterci le immagini.Così ci diamo una mano a vicendae ci divertiamo. Questo è l'ultimo che ha scritto per me.
Tina...e il Principe AzzurroIl fiume Ticino è da sempre chiamato il  "fiume azzurro".Il titolo è ben meritato per le sue acque azzurre,per il suo lento fluire...per essere da sempre ilfiume di tutti. E' il fiume dei pescatori, dei cercatoridi funghi porcini, ed ora degli appassionati camminatoriche percorrono i mille sentieri che si diramano sullesue rive. I camminatori di oggi  sono la nuova vita del fiume...appassionati come sono  dell'aria aperta,del contatto immediato con la natura, della storiadi una via d'acqua che da novemila anni ha traghettatoinnumerevoli generazioni di uomini e donne...ed oggitraghetta la nostra generazione.
Ovvio che percorrendoi sentieri del fiume Ticino, le persone non respiranosoltanto l'aria... ma la sua storia e le sue leggende.Molti sentieri hanno dei nomi particolari."Sentiero delle lumache"..."sentiero delle viole"...A proposito di quest'ultimo, c'è una leggenda chelo riguarda.
"Un giorno il fiume Ticino (chiamato anche Dio Ticino) si innamorò di una bellissima fanciulla cheabitava in riva al fiume. Questa però, era innamoratadi un giovane mugnaio. Per sfuggire alle attenzioni del "fiume Ticino", la giovane si addentrò nel bosco e si perse.Il "fiume Ticino" ci fece una malattia. Decise di trasformarsiin vento e di accarezzare e baciare tutte le donne che si affacciavano alla sua riva.
Tali baci sono anche detti "i baci del Principe Azzurro", perchè il ticino è il principe delle acque.Detta così sembra una delle tante leggende chepassano di bocca in bocca da generazioni, ma peri camminatori di quei sentieri, oggi invece, è un modosimpatico  e piacevole per occupare il tempodurante le passeggiate.
Un anno fa, la Dott. Tina appassionata camminatrice,cinquant'anni, single, bellissima, dirigente di unaAgenzia Commerciale nel milanese, abitante a Pavia,era insoddisfatta della vita che stava conducendo.Si era accorta di aver dato troppo spazio ai problemidegli altri e ne aveva lasciato poco ai suoi...specialmentequelli sentimentali...e l'amore in particolare.
Mentre stava camminando sul "sentiero delle viole", Tina se ne lamentava con la sua amica Roberta, compagnadi passeggiate. "Roberta, è giusto aiutare il prossimo...ma il primo prossimo siamo noi stessi. Se per aiutaregli altri si è insoddisfatti, non è una bella cosa".Roberta aveva capito al volo cosa intendeva Tina.Lei stessa c'era passata. Quando non si è a postosentimentalmente, non si ha un amore proprio...è difficileaiutare i propri simili. L'amore però non  è un interruttoreche si accende e spegne a comando.  Per l'amore civogliono le condizioni ideali. Roberta voleva aiutareTina e lo ha fatto in  modo originale.
"Tina...a volte basta il bacio del Principe Azzurro per esseresoddisfatti"...e raccontò la leggenda del Fiume Ticinotrasformato in vento che bacia le belle donne che passeggiano sulle sue rive.La bellissima cinquantenne era particolarmente insoddisfatta  e delusa. Avrebbe voluto essere accarezzatae baciata...Ma da chi? L'uomo dei sogni non c'erae trovarlo non è facile. Perchè non approffittare...del Principe Azzurro?.
Nella vita, ogni situazione ha il suo rituale. Robertaspiegò a Tina che per essere baciata dal PrincipeAzzurro (in vento del Ticino), è necessariocoricarsi su uno spiazzo di viole...e chiudere gli occhi.Mentre ne parlava, Tina e Roberta erano giunteproprio in prossimità di un ampio spazio erboso...un vero e proprio tappeto di viole.
"Ecco il posto giusto Tina, qui puoi fare l'esperimento".Tina si coricò sul tappeto di viole, chiuse gli occhi ...e da quel momento la cinquantenne cominciò a sorriderebeatamente. Ogni tanto faceva delle smorfie dipiacere. Così per parecchio tempo.Siccome Tina non si svegliava dall'estasi di piacerein cui si trovava, Roberta la scrollò."Allora Tina, ti vuoi svegliare o no".Tina a fatica aprì gli occhi.
"Roberta perchè mi hai svegliata? Era troppo belloessere accarezzata e baciata dal Principe Azzurro"A quel punto Roberta capì l'antifona."Allora ci provo anch'io". Si coricò sul tappetodi viole e chiuse gli occhi...Oramai era fatta, laleggenda del Ticino aveva "colpito ancora".Del resto, quando le persone si trovano in un ambienteideale, tranquillo, sereno, a contatto con la natura...l'amore è ovunque...e per tutti.                                                                 Tina