pensieri in libertà

il tiramisù tra storia e leggenda


Oggi mi è venuta voglia di qualcosa di dolce. Ci sto attenta da un po' ma quando ci vuole...ci vuole.Lo dico sempre che non sono una grande cuoca e i dolci poi...lasciamo perdere. C'è sempre l'eccezzioneche conferma la regola e ce n'è uno che mi riescedavvero bene: il tiramisù.
Non so come succeda, prendo gli ingredienti, li amalgamo e viene fuori una meraviglia. Non ci devo nemmeno stare a pensare, si  fa da solo.Però non è la ricetta che vi voglio dare, ce nesono talmente tante varianti  che soddisfanoil palato di ognuno, ma qualche cenno sulla sua storia, tra verità e leggenda.
Il tiramisù è da sempre in testa alla classifica dei dolcipiù amati. In Italia, un sondaggio condotto recentementelo ha riconfermato dessert prediletto per lacategoria "dolci al cucchiaio".Il suo successo non conosce  confini: lo si trova nel menùdi moltissimi ristoranti sparsi in tutto il mondo.Nonostante ciò, le sue origini sono incontrovertibilmenteitaliane.
Toscane, sembra. O forse venete. Da buona coneglianesedico "sicuramente trevigiane". Stabilire torti e ragioni diventa complicato quando lastoria sconfina nella leggenda. Io vi racconto quella veneta, voi raccontatemi la vostra.C'era una volta...perchè tutte le belle storie inizianocosì, un'usanza in tutte le famiglie venete e non solo,"el sbàtudin" (me lo faceva sempre anchemia nonna), pura energia a base di freschissimotuorlo d'uovo montato con lo zucchero.
Questo era destinato perlopiù a bambini, anziani econvalescenti  proprio per le sue caratteristiche di facileeconomia, realizzazione, alta digeribilità e rapidaassimilazione.Per il tiramisù non c'è alcun riferimento scritto relativoa questo dolce fino agli anni '70, quando GiuseppeMaffioli  non ne scrisse su "Vin Veneto", rivista da luifondata, e stando a queste cronache, l'idea di unireallo "sbatudin" il mascarpone e a questi, i savoiardicon il caffè...e infine il cacao amaro  per contrastarela tendenza al dolce, pare essere venuta in uno deiristoranti trevigiani che fin dagli inizi dell'800condivide la storia cittadina...Alle Beccherie.
Si racconta che la signora Alba di Pillo  in Campeol,madre di Carlo Campeol gestore (fino a all'anno scorso) dello storico ristorante trevigiano,trovò in collaborazione con l'allora giovane cuoco Roberto Linguanotto, con la passione per la pasticceria, l'intuizione di amalgamare pochi e semplici ingredienti  fino a creare un dolce che avrebbe portatoanche Treviso "a spasso" per le tavole di mezzo mondo.
Un'altra ipotesi racconta che sia stato inventato da unapasticceria della zona di Treviso che riforniva, neldopoguerra, i frequentatori di un centralissimobordello cittadino, che lo mangiavano per otteneremigliori prestazioni. Pensate che ho trovato una decina fra storie e leggende tutte diverse, che parlavano delle origini di questodolce, e tutte titolavano "La vera storia del tiramisù".L'unica certezza che ho, è che chiunque l'abbiainventato, ha creato un capolavoro.                                                                     Tina