pensieri in libertà

la befana


La Befana è una figura popolare legataal periodo natalizio; si tratta della vecchiettatanto amata dai bambini, che, nella notte trail 5 e il 6 gennaio passa di casa in casa spostandosia cavallo di una scopa portando caramelle,dolciumi e carbone (dolce) a tutti i bambini.
La storia originaria della Befana viene fattarisalire ad antichi riti pagani legati all'agricolturae alla fine del vecchio anno con l'inizio di uno nuovo. I Romani, riprendendo le leggendepagane, pensavano che nelle notti vicine alsolstizio d'inverno, figure "magiche" femminilivolassero sopra i campi per "benedire" la terrae propiziare buoni raccolti.
La chiesa di Roma, come in molte altre occasioni,condannò i riti e credenze pagane popolariassociando le allora benefiche figure femminilicon delle streghe: la scopa cavalcata dalladonna "volante" che era un  simbolo pagano di purificazione delle abitazioni e delle animein vista della nuova stagione dopo l'inverno, venne ritenuta dalla chiesa, strumentodi stregoneria.
Si trovano richiami folkloristici legati alla Befanain molti paesi ed ognuno ha legato ad essastorie e leggende diverse.In Francia nel giorno della befana si fa un doce speciale, all'interno del quale si nasconde una fava.Chi la trova diventa il re o la regina della festa.
In Islanda il 6 gennaio viene chiamato il tredicesimo,perchè da Natale fino a questa data, trascorrono13 giorni. Questo è l'ultimo giorno festivo nelquale si dice addio al Natale.Si inizia con una fiaccolata, alla quale partecipanoanche il re e la regina degli elfi. A metà stradaarriva anche l'ultimo Babbo Natale, il tredicesimo(il primo arriva l'11 dicembre, poi  ne arriva uno ogni giorno fino a Natale, e dal 25 dicembre in poi,ne va via uno al giorno).
La fiaccolata finisce con un falò e con dei fuochi d'artificio.In Romania invece, la festa dell'epifaniarappresenta la venuta dei Re Magi ed è ungiorno festivo. Ancora oggi in alcuni paesii bambini vanno lungo le strade e bussano alleporte per chiedere se possono entrare e raccontaredelle storie. Di solito come compenso ricevonoqualche spicciolo. Anche i parroci vanno di casain casa per benedire le abitazioni.
Da noi i bambini amano questa vecchietta anche se è abbastanza brutta, perchè porta loroun sacco di dolcetti dentro ad una calza.Se sono stati buoni non mancheranno caramellee cioccolatini, se hanno combinato qualchemarachella, nella calza troveranno solo carbone(dolce naturalmente).
Ai tempi dei nostri nonni nelle case si attendeva laBefana attaccando al caminetto una calza di lana lavorata a mano dalle madri o dalle nonne.I nostri nonni ci credevano molto alla Befana, lescrivevano una lettera dove esprimevano i lorodesideri che per la maggior parte non potevanoessere esauditi perchè c'era una grande povertà.
Nelle calze i bambini trovavano poche cose: qualchemandarino, alcune caramelle, zucchero d'orzo fatto in casa, castagne, noci, lupini e marmellata d'arance.Bisognava che i bimbi fossero buoni almeno due mesiprima della festa altrimenti ricevevano carbone (vero)cenere, cipolle, aglio e carote.Nella calza non c'erano giocattoli, se non dellebambole di stoffa cucite dalle mamme.
Non si preparavano piatti particolari in quel giorno,ma qualche famiglia si ritrovava insieme per mangiarenoci e  castagne cotte .In occasione di questa festa, in qualche paese si portavano dei doni alle famiglie bisognoseperchè potessero comprare cose necessarie come il pane....                                                           Tina