pensieri in libertà

Tradizioni venete "la pinza"


   I falò di inizio anno  sono una tradizione popolare del Nordest consistente nel bruciare  delle grandi cataste di legna e frasche nei primigiorni di gennaio, solitamente la vigiliadell'epifania. 
 Qui da noi questi fuochi si chiamano"panevin"e ancora oggi i giovani insieme ai piùgrandi, si adoperano per portare avantiquesta tradizione tipicamente contadina.Sembra che questa usanza risalga ai riti pre-cristiani: i Celti infatti accendevano dei fuochiper ingraziarsi la divinità relativa e bruciavanoun fantoccio rappresentante il passato. 
 Per me rappresenta l'unione del passatocon il presente e il futuro, perchè vedere anziani, adulti, giovani e bambini tutti uniti,prima per preparare questi grandi falò, poiper cantare e mangiare in compagniaattorno al fuoco, non può avere nessunaltro significato. 
 Sembra che non ci sia festa in compagnia senon viene accompagnata da qualcosada bere e sgranocchiare.Il "panevin" non è da meno e per riscaldarsimeglio viene accompagnato dalla degustazionedi vin brulè (vino caldo con frutta e spezie)e "pinza", focaccia tipica di questa festa.  
 La pinza è senz'altro uno dei dolci più antichidella cucina veneta; ne esistono di diversi tipi,ma tutte hanno come base la farina di mais e la farina 00 (farina de fior). 
  Uvetta sultanina, semi di finocchio (questi sonofondamentali), pinoli, cedrini, ficchi secchi, bucce d'arancia e limone,  sono alcuni degli ingredienti di questo dolce . L'aggiunta di mezzi bicchierino di grappa gli dà un po' di sprint. 
 Può essere secca o più morbida a secondadel modo di prepararla e dagli ingredienti usati.La mia preferita è quella che prepara una miaamica con l'aggiunta di mele e noci. 
 Un tempo la pinza veniva cotta sulle braci e coperta con foglie di verza perchènon si bruciasse durante la cottura.Un'antica credenza popolare dice che la pinzaporti una grande fortuna alle ragazze che intendono maritarsi.
 Per poter usufruire di questa  fortuna , bisogna che le ragazze, il giorno della befana, vadano a mangiare un pezzetto di questo dolce in 7 case diverse. Si dice che il risultato sia garantito. 
  Sempre per questa credenza, un pezzetto di questo dolce veniva avvolto in un tovagliolo di lino bianco e conservato per mesi.                                                             Tina