Blog di Claudio Tiny

La Maruska


A parlare di quegli anni sembra non solo di raccontare di un'altra epoca, ma addirittura di un altro mondo, se non di un altro universo. Le cose erano tutte più semplici e chiare, le passioni più grandi, le differenze più nette. Non si poteva stare in mezzo al guado: o stavi da una parte o stavi dall'altra.Sto parlando dei primi anni settanta, naturalmente, gli anni delle grandi speranze che precedettero gli anni di piombo. Anni in cui sembrava che tutto fosse possibile, anche le utopie più assurde ed insensate. Anni in cui si viveva di politica, la si respirava in ogni atto della propria giornata, nello studio, nel lavoro, nel divertimento.Forse eravamo solo degli ingenui idealisti, ma molti di noi avevano una visione della politica come servizio, ci si impegnava senza immaginare alcun tornaconto personale, con molto altruismo e generosità. Si dedicava il proprio tempo e le proprie energie ad attività che immaginavamo avrebbero contribuito a migliorare il mondo.Ma sto divagando, non intendevo parlare di politica. Volevo solo provare a ricordare i bei tempi della Maruska.Già, la Maruska.Sono passati tanti anni dalla chiusura di quel locale/circolo/ritrovo, ma per molti gropellesi (e certamente per tutti quelli che l'hanno conosciuta da vicino partecipando alle sue attività) quel nome evoca ricordi molto forti. Probabilmente anche in molti che non l'hanno conosciuta e che per motivi puramente ideologici la criticavano senza nemmeno provare a capirne la natura. Per me è difficile da spiegare, ancora oggi non ne capisco il motivo, ma c'era molto odio nei suoi confronti, molto astio e disprezzo. Ma certamente chi ha avuto la fortuna di vivere il suo periodo d'oro porta nel cuore un grande rimpianto. Perché quello che è stato ormai non è più, e difficilmente si riproporrà qualcosa di simile.Ripensando a quegli anni mi passano per la mente i nomi e i volti dei tanti che vi ho conosciuto, e che purtroppo ci hanno lasciato prima di quanto sarebbe stato giusto. Persone la cui conoscenza mi ha arricchito e insegnato molto più di quel che io abbia insegnato loro.Ho deciso di provare a mettere per iscritto i miei ricordi sulla Maruska, e di chiedere ai tanti o pochi che come me rimpiangono quegli anni di fare altrettanto. Vorrei in questo modo tramandare a chi verrà dopo di noi la memoria di un'esperienza unica e probabilmente irripetibile, e allo stesso tempo rendere onore ai tanti che dedicarono il loro tempo e le loro migliori energie per dare vita a un sogno.Non si tratterà di una storia completa ed esaustiva, ma di una serie di ricordi di eventi e persone che io e chi vorrà aiutarmi tenteremo di recuperare dalla nostra memoria.