Blog di Claudio Tiny

L'impresa del geometra Burroni


Tra i tanti avvenimenti degni di nota che conservo nella memoria, non posso non citare l'epica impresa di cui si rese protagonista il geometra Enzo Burroni durante un cenone di Capodanno svoltosi nel salone della Maruska.Non ricordo con precisione l'anno (mi pare fossimo già negli Ottanta, ma non ne sono sicuro). Ricordo solo che si era mangiato alla stragrande, si era bevuto il giusto (e forse qualcosina di più…), si era festeggiato e brindato, e insomma la serata stava andando benissimo.Ormai il cenone era finito, mezzanotte passata da un pezzo, ma era Capodanno e non si poteva andare a casa così presto. Naturalmente, saltarono fuori le chitarre. Si cominciò a cantare, e fra una canzone e l'altra si scherzava, si beveva un sorso di vino, e chi ce la faceva ancora mangiava qualcosa.I panettoni erano stati aperti e divotati, ma se n'era avanzato qualcuno, per cui Enzo, che evidentemente aveva ancora dello spazio libero nello stomaco, ne preso uno ancora intatto e ne tagliò una fetta.Riprendemmo a cantare, e poi a bere. Lui intanto si tagliava la seconda fetta. Poi la terza. E poi la quarta.Per farla breve, a un'ora imprecisata della notte (ma già piuttosto tardi) sul tavolo rimase una sola fetta: quasi senza volerlo, Enzo la prese, vide che non ce n'era più e si lasciò scappare, in tono stupito: “Toeu, all'o finì!”Dopo un attimo di sbigottimento, tutti quelli che erano lì attorno si misero ad applaudire freneticamente. Un intero panettone divorato in poco meno di un'ora da una sola persona! Un'impresa da Guiness dei primati!La cosa più divertente è che l'anno successivo Enzo tentò di ripetere la prova, ma fallì miseramente. Non arrivò neanche a metà.Certi numeri riescono una sola volta nella vita. Ci vogliono le condizioni giuste e il momento adatto. Sono come un'improvvisazione di Paganini: irripetibili!