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Può il tempo scorrere per brevi istanti all'indietro? Sembra proprio di sì


 La direzione di scorrimento del tempoHai mai visto un orologio girare all'indietro? Penso di no, a meno che non sia stato costruito con le lancette giranti in senso antiorario da un costruttore giocherellone. Tuttavia è un fatto che le leggi della fisica funzionano altrettanto bene in entrambe le direzioni temporali. É possibile che in qualche situazione il tempo scorra limitatamente all'indietro e se sì, con quali conseguenze?Sicuramente, a livello macroscopico il tempo scorre in una sola direzione: è un'esperienza quotidiana che chiunque può attestare. Lo stesso non si può dire dei fenomeni che avvengono a livello microscopico, anche se si hanno delle leggi valide (parlo della meccanica quantistica) che spiegano bene il decorrere degli avvenimenti in una sola direzione.Perché dico “anche se”? Perché nella meccanica quantistica, “anche se” se ne conosce abbastanza bene il formalismo matematico, tuttavia si è ben lontani dal capire “perché” manifesti certe caratteristiche peculiari come l'indeterminazione o il fatto che in certi esperimenti “sembra” che dei segnali si propaghino più velocemente della luce (vedi l'esperimento EPR in cui Aspect confutò l'ipotesi di Einstein, Podolski, Rosen).Infatti, è famosa la seguente frase pronunciata da Bohr, uno dei fondatori della meccanica quantistica: “Se qualcuno afferma di avere compreso la meccanica quantistica, allora significa che non ha capito proprio niente”.Soffermiamoci sui segnali che apparentemente si propagano più velocemente della luce. Non si ottiene un uguale risultato immaginando che si propaghino almeno parzialmente all'indietro nel tempo? Infatti, se un segnale si propaga un po' all'indietro e un po' in avanti nel tempo, lungo direzioni spazio-temporali differenti, il risultato è che può sembrare che si propaghi più velocemente della luce.Ecco perciò un esempio di propagazione di un segnale all'indietro nel tempo, esempio dimostrato dall'esperimento di Aspect. Ma ci sono anche un altro aspetti che mostrano che a livello microscopico i segnali, o onde, devono propagarsi anche all'indietro nel tempo.Ad esempio, consideriamo un fotone che venga deflesso dall'interazione con un elettrone (effetto Compton). Al momento dell'interazione il principio di indeterminazione afferma che la velocità e la direzione in cui si muoverà l'elettrone dopo l'urto sono entro certi limiti indeterminati. Tuttavia dopo l'urto i bilanci - sia energetico, che di quantità di moto, che di spin - devono perfettamente soddisfatti, altrimenti le leggi di conservazione perderebbero di significato. Come può il fotone che esce dall'interazione possedere i corretti valori di energia, quantità di moto e spin se al momento dell'interazione la situazione è incerta? Evidentemente solo tramite l'informazione provveduta da segnali provenienti dal futuro.Vuoi approfondire questo argomento? Leggi i tre seguenti capitoli: La direzione del tempo e il tempo guida, Il processo Compton e Ulteriori conseguenze della teoria del tempo guida che si trovano nel sito http://digilander.libero.it/Dave_Tiongreis .