senza condizioni

Artisti in piazza per la cultura e contro la burocrazia che uccide l'arte


COMUNICATO STAMPA / INVITO AD ADERIRE E PARTECIPARESI INVIA CON VIVA PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE – DIFFUSIONEArtisti in piazza per la cultura e contro la burocrazia che uccide l'arte.IL CIRCOLO FUTURISTA E IL MOVIMENTO “GIOVANI POETI D’AZIONE” A SOSTEGNO DELL’ATTOREEDOARDO SYLOS LABINI LANCIANO UN APPELLO AL GOVERNO PER UN IMMEDIATO INTERVENTOPER IL RILANCIO DELLE ATTIVITA’ CULTURALI NEL NOSTRO PAESE.ARTISTI, ATTORI, POETI, OPERATORI CULTURALI E CITTADINI LIBERI SCENDERANNO IN PIAZZA ABRESCIA IL 30 MARZO IN UNA MANIFESTAZIONE-SPETTACOLO DI PROTESTA.“smette di reagire e sopravvive soloUna nazione che trascura le percezioni dei suoi artisti va in declino,” Ezra PoundNoi artisti, autori, attori, poeti e liberi operatori dell’ingegno non abbiamo nessuna intenzione dilasciare andare l’Italia verso un declino culturale annunciato e siamo pronti a rivendicare quelloche in ogni Paese civile viene normalmente difeso: il diritto alla Cultura!Un popolo che legge, che va al cinema, a teatro, che ascolta musica, che studia e fa ricerca è unpopolo che sa scegliere, che partecipa, che giudica, che non accetta di ridursi a una plebe diconsumatori.La Cultura è l’identità di ogni Paese che il suo popolo deve difendere.Già 100 anni fa FT Marinetti scese in piazza con gli altri artisti Futuristi con l’intento di contestare esvecchiare un apparato burocratico che faceva della cultura un eletti proponendo un’arte popolare alla portata di tutti. Il loro energico slancio vitale di purorinnovamento ci sembra più attuale che mai. Oggi a distanza di un secolo, viviamo sotto altre formelo stesso triste annichilmento verso la risorsa più importante della nostra nazione: l’arte e lacultura.In occasione del centenario del Primo Manifesto futurista, l’attore Edoardo Sylos Labini dovevaportare in scena a Brescia, DONNE,VELOCITA’ PERICOLO, il suo spettacolo sul rivoluzionariomovimento marinettiano, ma la Provincia di Brescia a pochi giorni dalla rappresentazione hapensato di annullare l’evento non rispettando gli accordi presi con gli artisti giustificando la sceltacon i repentini tagli alla Cultura.Una parte dello spettacolo per protesta andrà comunque in scena dalle ore 15 in Piazza ArturoBenedetti Michelangeli - nel pieno centro storico della città lombarda - e sarà offerto ai cittadini chepotranno partecipare così a quest’insolita performance anche senza il sostegno di un istituzionepolitica che li governa. L’Italia nel 2008 ha investito nella Cultura lo 0,28% del PIL contro l’1,5%degli altri paesi europei.In Italia con sempre più frequenza gli addetti alla cultura e allo spettacolo sono consideratiuna risorsa intellettuale superflua per il nostro futuro. Noi “artisti indipendenti”, pur essendo insintonia con la manifestazione che porterà in piazza a Roma nello stesso giorno artisti e operatoriculturali, ma collocandoci al di fuori di ogni schieramento politico e contro ogni clientelismo enepotismo troppo spesso presenti nel mondo artistico, preferiamo che la nostra sia una “festa” cheattraverso un “momento teatrale” inneggi alla La bellezza è nell’azione.Che il “requiem” o il funerale sia fatto e celebrato non per la Cultura, ma per i burocrati, nemicidella Cultura.salotto ottocentesco per pochigioia di vivere di rappresentare un’opera artistica. -Edoardo Sylos Labini, Alessandro D’Agostini,Circolo Futurista, Movimento “Giovani Poeti d’Azione”