Sulle Labbra

Le nostre ore contate


E così veniamo avantisimili in tutto a quelli di ieriaggrappati a un'immaginecondannata a descrivercidimmi, non è così?e poi ci ritroviamodivisi da nuove alleanzesenza più nulla da nasconderesolo più accortinel mostrare i puntidove la vita ristagna,le cattive abitudiniquasi sempre appagatee ci sediamoin un camerino affollatoin un treno che partecontinuamente sospesitra questo corpo e la scenale nostre ore canonichele nostre ore contateancora troppo prestoper organizzare il proprio sgargiante declinoma non abbastanza da non averne un'ideaio non ti cercoio non ti aspettoma non ti dimentico(Emidio Clementi - Massimo Volume)