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Post n°106 pubblicato il 10 Dicembre 2011 da mieledighiaccio
Cammino su pezzi di carta che galleggiano in un porto nebbioso di una città straniera il faro mi chiama con la sua luce il suo raggio dorato qui riflette ruggine sulla veste
Cade il guardiano il suo viso il suo segno luce libera a pelo d'acqua un remo la muove e la mescola lei resiste si immerge riaffiora rialza la schiena i capelli bagnati a vestirla seta nera sulla pelle occhi grandi come il mare aspettano un bacio
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