Sulle Labbra

c'è un universo che non capisco
nemmeno lo tocco
ma ci sono dentro

l'universo si allontana
ne vengo risucchiato

svanisco

libero in fondo
perso nel fondo

bassi suoni stordiscono
ipnotici
intorno al blu

Lievi carezze ai timpani
di suoni pizzicati cupi..
poi dolci a formare solchi.
Lato bi di ossa e spigoli
oasi di carne sopra i tuoi brividi
e liquidi respiri di sole e ruggine.
Prendo ossido ed equilibrio
nella ferita d'amare,
prendo la stoffa
e il suo sapore è erba.
Erba nei capelli e strisce colorate
piccole onde di pennello
nel tuo viso pulsante
nelle labbra e nel collo
impulsi danzano calmi e assetati
scendono brilando di caldo,
di foglie umide d'estate
ballano al vento.

Si scoprono diagonali di luce nei vetri delle chiese
scappano delineando lucidi versi chini.

Si aprono angoli nel cielo in giornate di chiasso
appena anticipi fluidi vasi rotti.

Un rumore sordo scuote le lastre
un rumore sordo vibra da dentro.

L'anima mi respira
e sono ossigeno non buono
quando rifletto solo paura.

Respirami lentamente
dividimi
differenziami
tieni di me
solo quel poco
quello che serve.

Silente labirinto
stende ai suoi angoli
labbra e ossigeno,
angeli salvati
levano e osservano
brandelli di cielo.
Salvezze abitano
incastonate nel freddo azzurro
nel freddo verde
di abeti a colori,
abeti che camminano
per strada
e parlano
e fumano
stanchi del loro misero apparire.
Un soffio dipinge regali
in una tela appena nata
regali profondi
come il freddo e la neve
profondi
come il caldo in un abbraccio.