stanotte la pioggia batteva dolcemente sulla serranda della finestra...
...appena rientrato a casa...
non trovo parcheggio davanti al portone...
..50 metri sotto l'acqua...
...entro in casa fradicio...
butto tutto in lavatrice... ed io sotto la doccia...
nell'aria ancora il profumo lieve dell'incenso bruciato nel pomeriggio...
e quel letto lasciato disfatto...
mi lancio sul mio giaciglio con gli occhi in coma...
mi abbandono a morfeo ed alla sua dolce musica...
...
notte amica... coperta nera... mi proteggi e mi culli..
...nel silenzio..
un rumore... un tono violento
...mi sveglia il suono del mio telefono...
...
un messaggio...
...
cammino sul bordo della mia trappola... piedi scalzi...
..con le cicatrici dei frammenti di vetro ormai vecchi...
... lo sguardo è proiettato al soffitto...
non ho voglia di guardare oltre...
...
altro messaggio...
...
la voglia pervade i miei sensi...
ma riesco ancora a galleggiare nella mia aria...
in apnea...
senza respirare mi volto....
...prendo il telefono....
...
decido di spegnerlo...
...è come se volessi dipingere un quadro per poi bruciare la mia tela... e più velocemente indirizzo una pennellata e maggiore è l'ossessione nello sferrare la successiva.... lentamente il mio capolavoro prende forma... si mischiano le pesanti tonalità plumbee del cielo scuro con le metalliche onde argentate che graffiano il mare in tempesta...
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