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« APPELLO URGENTE TITTI LIBERO!!Messaggio #75 »

Post N° 74

Post n°74 pubblicato il 01 Aprile 2007 da frickpeace

RAGAZZA RAPITA, CHIESTO IL RISCATTO

NOVARA - L' agguato è scattato ieri sera alle 20,30. Barbara Vergani, 24 anni, figlia di un imprenditore edile di Miasino (Novara), viene bloccata a Borgomanero (Novara). E' a bordo della sua Peugeot 206 e una Golf bianca con a bordo quattro sequestratori le taglia la strada. In tre saltano a terra, spaccano il vetro del lato del guidatore, aprono la portiera e l' agguantano. Barbara viene caricata a forza sulla Golf che parte in direzione di Novara e dell' autostrada Genova-Voltri Sempione, il cui casello è distante solo quattro chilometri. Pochi istanti, in una via scarsamente frequentata garantisce una facile via di fuga ai malviventi. Solo successivamente un passante ricorda quella Golf bianca che si è allontanata sgommando. I rapitori hanno organizzato l' agguato nei minimi particolari e la loro regia prevede una quasi immediata telefonata al padre della giovane, Carlo, 60 anni, titolare della Cusiano Costruzioni di Miasino specializzata in lavori edili e stradali. Una voce maschile dice: "Abbiamo noi Barbara".

Poco dopo arrivano anche le prime segnalazioni degli amici di Barbara, che l' attendevano poco distante dal luogo del sequestro per trascorrere insieme il sabato sera. Hanno trovato l' auto, con una portiere aperta, le chiavi infilate nel cruscotto, il cellulare e il giubbotto sul sedile. Scatta l' allarme, i carabinieri si mobilitano e organizzano posti di blocco sulle strade. Ma i rapitori hanno organizzato bene anche la fuga e di loro non si trova traccia. Intanto al padre giunge l'indicazione del luogo in cui c' è il biglietto con la richiesta del riscatto. Pare abbia ricevuto una seconda telefonata in cui gli viene detto che c' è un foglietto infilato nel cancello d' entrata della ditta, che si trova a Miasino a poca distanza dalla sua villa. "Se vorrete riavere Barbara dovrete pagare 4 milioni di euro", scrivono i sequestratori. Una cifra ingente, forse fuori dalle possibilità dei Vergani. In ogni caso è scattato il blocco dei beni della famiglia. A Borgomanero giunge un ingente dispiegamento di forze: la Direzione centrale anticrimine della polizia, i comandi dei carabinieri di zona, della provincia e di Torino, le Squadre Mobili della polizia di Novara e di Torino, il responsabile della Direzione distrettuale antimafia Maurizio Laudi, con i suoi sostituti Onelio Dodero e Anna Maria Loreto. Battute, ricerche non danno risultati. Ma le indagini sono orientate negli ambienti di lavoro del padre.

IL COMITATO ESPRIME LA PROPRIA SOLIDARIETA  ALLA FAMIGLIA VERGANI,CON LA SPERANZA CHE BARBARA TORNI PRESTO IN LIBERTA .

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 01/04/07 alle 19:50 via WEB
Ora si spera che qualcuno si ricordi anche di Titti,meno male che si diceva che i sequestri erano una cosa passata.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 01/04/07 alle 20:24 via WEB
ESPRIME LA PROPRIA SOLIDARIETA ALLA FAMIGLIA VERGANI,CON LA SPERANZA CHE BARBARA TORNI PRESTO IN LIBERTA . Ora si spera che qualcuno si ricordi anche di Titti,meno male che si diceva che i sequestri erano una cosa passata.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 02/04/07 alle 09:35 via WEB
In calce all'articolo sul rapimento della Vergani, oggi quasi tutti i quotidiani ricordano Titti Pinna. Comitato, carissimi parenti di GBattista, amici che passatr di qua: bisogna tere il ferro finchè è caldo. Organizziamo una marcia per chiedere che venga riaccesa la luce su questo buio sequestro.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 03/04/07 alle 13:49 via WEB
LIBERO LO VOGLIAMO LIBERO TITTI LIBERO
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 03/04/07 alle 13:50 via WEB
TITTI PINNA LIBERO
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 03/04/07 alle 16:34 via WEB
Sulla repubblica di ieri (2 aprile) c'è un articolo che parla anche di Titti dove si dice che ci sono stati cortei e altro e che c'è l'accusa che Titti sia trattato come un cittadino di serie B. Allora hanno letto la nostra lettera! Mike
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 03/04/07 alle 19:37 via WEB
E si che l'hanno letta, ne ho avuto conferma stasera da un giornalista dell'Unione.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 03/04/07 alle 17:13 via WEB
Se continuiamo di questo passo il blog ci servirà per dare solidarietà ai tanti sequestrati d'Italia. Ma gli altri che fanno per ricordare il "nostro sequestrato"?. Dobbiamo riprendere a lavorare tutti assieme, ma in prima fila ci deve essere la famiglia di Titti, o un suo delegato, che finalmente si sbottoni e ci faccia sapere da che basi dobbiamo partire, per capire se la nostra eventuale azione ha un senso, è giusta, o porta a risultati sbagliati. Non chiediamo che siano i giornali o le televisooni ad inventarsi cose di cui non sono a conoscenza, o gestire appelli che non esistono. Sappiamo bene che quando sono arrivati i giornalisti, dopo un primo periodo di disponibilità, durato circa un mese, la gente, ed intendo chiunque, si nasconde, rifiuta o ha quasi paura di parlare dinanzi ad un microfono, ivi compreso il nostro parroco, che in qualche occasione si è rifiutato di parlare, e potrebbe anche aver ragione. D'altra parte per poter lavorare ed impegnarsi ogni persona ha necessità di essere incoraggiata, e questo non si fa con i falsi pietismi o le parole di risentimento, come qualcuno ha fatto attraverso questo blog,ma è necessaria una vera collaborazione che abbia comunque uno scopo da raggiungere e che non rischi di essere fine a se stessa. Nessuno ha l'esclusiva di ergersi a paladino del partito di TItti, di poter dire IO LO VOGLIO LIBERO. Titti è figlio e fratello di tutti e tutti lo vogliamo libero, ma vogliamo sapere anche verso quale spiaggia stiamo camminando e se troveremo il mare o il deserto. Questo di potrà fare solo con l'aiuto di chi finora ha taciuto totalmente.
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