Alberobello (Aiarubbédde in apulo-barese) è un comune italiano di 10 751 abitanti della città metropolitana di Bari, in Puglia, al centro della Valle d'Itria e della Terra dei Trulli.Celebre per le sue caratteristiche abitazioni chiamate trulli che, dal 1996, sono patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, fa parte della Valle d'Itria.L'origine del nome è stata oggetto di studi e recenti contributi secondo cui "La denominazione originaria della Selva era "Silva Alborelli", come risulta dal più antico documento autentico, a conoscenza degli studiosi, e cioè il Diploma d'investitura del 15 maggio 1481 del Re Ferrante d'Aragona, col quale i beni del defunto Conte Giuliantonio I, l'eroe di Otranto, furono assegnati al figlio Andrea Matteo illetterato. In detto documento, ricavato dal Grande Archivio di Napoli, Reg. Privil. FoI. 32 e 59, VoI. 39, e riportato nel testo integrale, a pag. 319 della pregevole Storia di Conversano, si legge testualmente, "Silva Alborelli in provincia nostra Terra Bari".Una prima antropizzazione dell'area prese avvio solo nei primi anni del XVI secolo su impulso del conte di Conversano Andrea Matteo III Acquaviva d'Aragona, figlio del celebre conte Giulio Antonio Acquaviva, caduto nel 1481 presso Otranto nella guerra contro i Turchi. Il conte Andrea Matteo introdusse dal feudo di Noci una quarantina di famiglie di contadini per bonificare e coltivare le terre, con l'obbligo di consegnargli la decima dei raccolti.
Alberobello 1 Parte
Alberobello (Aiarubbédde in apulo-barese) è un comune italiano di 10 751 abitanti della città metropolitana di Bari, in Puglia, al centro della Valle d'Itria e della Terra dei Trulli.Celebre per le sue caratteristiche abitazioni chiamate trulli che, dal 1996, sono patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, fa parte della Valle d'Itria.L'origine del nome è stata oggetto di studi e recenti contributi secondo cui "La denominazione originaria della Selva era "Silva Alborelli", come risulta dal più antico documento autentico, a conoscenza degli studiosi, e cioè il Diploma d'investitura del 15 maggio 1481 del Re Ferrante d'Aragona, col quale i beni del defunto Conte Giuliantonio I, l'eroe di Otranto, furono assegnati al figlio Andrea Matteo illetterato. In detto documento, ricavato dal Grande Archivio di Napoli, Reg. Privil. FoI. 32 e 59, VoI. 39, e riportato nel testo integrale, a pag. 319 della pregevole Storia di Conversano, si legge testualmente, "Silva Alborelli in provincia nostra Terra Bari".Una prima antropizzazione dell'area prese avvio solo nei primi anni del XVI secolo su impulso del conte di Conversano Andrea Matteo III Acquaviva d'Aragona, figlio del celebre conte Giulio Antonio Acquaviva, caduto nel 1481 presso Otranto nella guerra contro i Turchi. Il conte Andrea Matteo introdusse dal feudo di Noci una quarantina di famiglie di contadini per bonificare e coltivare le terre, con l'obbligo di consegnargli la decima dei raccolti.