tittidieci blog

Grande Tizià! Ottimo commento sul "fenomeno Vasco". A proposito, ti (vi) segnalo un pezzo di Edmondo Berselli (non proprio l'ultimo arrivato) su Repubblica (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/31/028vasco.html). riguarda proprio una possibile interpretazione dell'incredibile successo di questo personaggio. Io non condivido fino in fondo la tesi dell'articolo. Io penso che Vasco, prima di tutto, sia un grandissimo compositore di canzoni. Forse il più grande che abbiamo avuto in Italia. Poi, soprattutto negli ultimi anni, è riuscito a sfruttare il suo immenso repertorio al servizio di uno spettacolo live di livello mondiale. Niente da imparare (al di là dei gusti personali) ad U2, Rolling Stones o Madonna. Poi c'è lui. Il suo volto carico di espressività. La sua voce unica e sofferente. Le sue interpretazioni assolutamente irripetibili. Questo è Vasco per chi lo segue. Da tanto o da poco tempo, non importa. Vasco lo si sente counque vicino. Capace spesso di mettere in musica quello che noi pensiamo e viviamo... E' Vasco che, nel 1992, già inquadrava la deriva che, qualche anno,dopo avrebbe colpito la nostra TV ed il paese che in essa si specchia. Era lui che cantava:"tu non sei più in grado neanche di dire se quello che hai in testa l'hai pensato te! Tu non sei nessuno, tu non esisti più, se NON APPARI MAI in TV"; "ehi tu DELUSA attenta che chi troppo abusa rischia un po', un po' di più e, se c'è il lupo, rischi tu". Veline e Grande Fratello non esistevano ancora, non erano "modello di vita". Vasco c'era e, come i più grandi artisti, fu capace di fotografare una "realtà progressiva". Lunga vita, dunque, al Comandante, affinchè ci regali altri spettacoli come quello di venerdi... "non si può fare quello che si vuole, non si può spingere solo l'acceleratore!"