Osservo...

Post N° 62


Cammino lentamente in cerca di riposo interiore … non è facile in questo affanno interminabile … a volte è come guardarsi intorno in cerca di un appiglio per non scendere in fondo circondato da un mare in tempesta … ma niente si riesce a vedere e tutto sembra così opaco … tristemente infernale … due parti di me lottano contrapposte tra chiassose onde e giganti marini … una parte di me vorrebbe lasciarsi abbandonare al destino e lasciarsi decidere … l’altra parte tenta una lotta senza forze con la speranza di vedere da un momento all’altro la punta di uno scoglio per sorreggersi o chissà … una sirena che mi aiuti a raggiungere una riva di una qualsiasi isola di una nuova terra perché il mondo sul quale ho vissuto è un mondo che non riconosco … che non conosco … rifiuto … non mi appartiene … non sono di questo mondo … di queste realtà così banali … eppure coltivo la certezza che da qualche parte è nascosta la mia isola … forse il vero dramma è che non ho occhi per riconoscerla … o forse non ho cuore … forse non è l’isola che manca … forse è il mio animo corrotto che mi impedisce di vivere l’isola che desidero … è necessario raggiungere la quiete … il rifugio … quel fiume tanto atteso che scorre lentamente seguendo il proprio corso … quel fiume che tante volte ha parlato … e a volte ho anche sentito … tempi lontani … lontano io da quei tempi … da quel fiume …