Osservo...

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Caldi venti in città aride e solitarie … fruscii di rami secchi che rotolano senza meta per le vie ventose e polverose … cani randagi che alternano lunghi riposi accovacciati a terra ed annusate ai bordi della strada in cerca di misero cibo … niente più … in questo tempo pigro e avaro … lontano è il tempo delle lunghe passeggiate nei fitti boschi … lontano è il ricordo delle soste al ciglio del magico fiume … è il tempo dell’attesa … una lunga e snervante attesa … cerco il senso anche in questo tempo arido … in questi luoghi malsani … vuoti … miseri … un animo offuscato dalla lentezza del cambiamento … … … sospirato cambiamento … la mia mente è già altrove … è nel tempo che sarà … e il timore che tutto resti un vago e sospirato sogno a volte prende il sopravvento … e proprio in quella fragilità di timore che gli errori sono la naturale conseguenza … oggi ho vacillato … sono stato tentato nella mia fragilità del momento … ma qualcosa mi ha destato … mi ha tratto dalla bocca del randagio … oramai è sera … il sole è nel suo riposo … l’aridità è oscurata da sorella luna … i rischi sono minori o quasi nulli … il tempo della notte è il tempo della riflessione … dei buoni propositi … e nell’attesa di rivedere l’alba in questo tempo arido cercherò il modo di far nascere un piccolo germoglio …