Osservo...

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Camminando lentamente fra piccoli sentieri  improvvisati … nascosti dall’ alta vegetazione … mi lascio guidare da te che tenendomi per mano percorri il sentiero sicura di te stessa … acceleri … forse dall’impazienza di portarmi alla meta che solo tu conosci … la sera prima mi avevi promesso che mi avresti portato in questo meraviglioso luogo … ti osservo mentre percorriamo questo sentiero … vorrei parlarti di tante cose ma ho timore … la tua bellezza … l'eleganza nei movimenti ... della magia quando sto insieme a te … ma non vorrei rischiare di perdere la tua mano che mi lega nel nostro proseguire … gioco alle attese durante il nostro percorso … attendo che i tuoi occhi mentre superi una buca entrano in contatto con i miei … tu lo fai per avvertirmi dell’imminente rischio dell’inciampo … io ti osservo per scrutare l’immensità del cielo … un gioco molto bello se le buche si ripetono … i nostri volti sorridono nelle ripetute sequenze e a volte le risate scappano via dalle nostre bocche mentre compaiono sulle nostre guance arrossate le emozioni … è l’età dell’adolescenza … della spensieratezza … delle voci che somigliano a cinguettii di uccelli nei voli dello spazio libero … a volte ci avviciniamo quasi a tenerci stretti se alcuni fruscii provengono dalle nostre spalle … per un attimo quel viso sicuro lascia il posto allo smarrimento ritrovandoci con le mani legati uno intorno all’altro … e si sorride ancora … e si prosegue … ad un tratto mi sussurri nell’orecchio “ecco il mio rifugio” … ed io stringendoti la mano come se entrassi in un luogo sacro mi ritrovo al centro di una piccola pineta dove scorre un piccolo ruscello che risuona intonandosi alle melodie delle foglie tremolanti al vento del mattino e ai canti degli uccelli … mi parli sottovoce … “il mio rifugio è il nostro rifugio” …