Un blog creato da e_tobi il 14/10/2010

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Post N° 59

Post n°59 pubblicato il 27 Aprile 2012 da e_tobi
Foto di e_tobi

Pago la mia ignoranza … il mio perbenismo … le mie maschere … le mie misere sicurezze … la mia finta fortezza … le mie urla silenziose … il cercare la via più semplice … il pensare dopo l’agire … l’incapacità di accettare … il prendere senza chiedere … il prendere ciò che non si deve nemmeno pensare di poter chiedere … il semplice pensarlo … pago la mia cecità … il non saper gioire … la volontà di non gioire … il male gratuito … il farmi male … il far del male … il mio menefreghismo al far male … pago l’affronto al mio destino … il mio egoismo … pago …

 
 
 

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Post n°58 pubblicato il 10 Marzo 2011 da e_tobi
Foto di e_tobi

Ognuno di noi dovrebbe sforzarsi per migliorare se stesso con l’amore interiore … sarebbe sbagliato e non fa parte dei nostri compiti preoccuparci se gli altri si comportano allo stesso modo o non c’è amore in quello che fanno … se viviamo nelle aspettative se gli altri si comportino bene sarebbe una limitazione al nostro tentativo di superare l’IO egocentrico … il nostro compito è migliorare il proprio animo vivendo nell’amore con azioni e pensieri nobili rimanendo in uno stato di coscienza più elevato … questo è il nobile ideale di vita da portare avanti … impegnati in questa piccola e ardua impresa non c’è posto e non ci sarebbe tempo di pensare a quello che fanno gli altri o se anche chi mi sta vicino compie la propria parte … osservare e migliorare le proprie azioni e i propri pensieri per contemplare se il proprio grado di coscienza superi e si elevi da uno stato di mediocrità …

 
 
 

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Post n°57 pubblicato il 23 Febbraio 2011 da e_tobi
Foto di e_tobi

È difficile raggiungere uno stato di gioia se pensiamo che possa dipendere da un traguardo che ci siamo prefissi … anche i fiori possono appassire se vengono annaffiati in maniera sbagliata … la gioia come i fiori appassisce se poniamo delle condizioni o pensiamo che la possiamo ottenere solo se raggiungiamo quel determinato scopo … è naturale avere dei desideri ma essi non rappresentano la strada per raggiungere la felicità … per quanto possiamo non ammetterlo viviamo all’insegna del materiale … del possedere … del soddisfare ciò che riteniamo sia necessario alla nostra gioia altrimenti senza di essa non ci sarebbe possibilità di star bene … penso che la felicità è qualcosa di diverso … prescinde dal soddisfacimento del desiderio … la felicità è un sentimento che dovrebbe sbocciare nei cuori di ognuno di noi se siamo liberi dai condizionamenti … come un corso d’acqua scorre spontaneamente tracciando liberamente il proprio percorso così la felicità potrebbe nascere spontaneamente e scorrere in ognuno di noi … vivere nella semplicità … nell’accoglienza dei segni che possiamo scorgere se abbiamo un cuore aperto al rinnovo … al cambiamento … rinunciare all’ambizione esteriore per raggiungere la quiete interiore potrebbe inizialmente provocare nostalgia delle vecchie e inutili abitudini … i classici castelli immaginari di menti irrequiete … potrebbe forse apparire priva di significato la rinuncia alle ambizioni ma se siamo costanti e perseveranti potrebbe aprire nei cuori semplici quella consapevolezza che la gioia è uno stato interiore a prescindere dalla materia … una gioia vera e priva di compromessi … quante volte abbiamo sostato in un deserto interiore sperimentando un  fallimento per un traguardo non raggiunto?... anche questo penso sia frutto di mente distorta e irrequieta … pur non raggiungendo un traguardo la nostra vita prosegue allo stesso modo … la vita anche senza i mancati successi è sempre una vita meravigliosa … capire che la gioia proviene da dentro e non dall’esterno … forse allora l’insuccesso potrebbe rivelarsi un’opportunità per sperimentare la semplicità delle cose … senza scoraggiarsi … ma adattarsi con coraggio alle nuove circostanze e nella semplicità ritrovare quella serenità di provare che nonostante la rinuncia materiale vivo nell’umile stato di infinita gioia interiore …

 
 
 

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Post n°56 pubblicato il 16 Febbraio 2011 da e_tobi
Foto di e_tobi

quando facciamo delle scelte siamo spinti a decidere in un certo modo piuttosto che in un altro perché prendiamo in considerazione alcuni aspetti e seguendo un percorso di valutazione decidiamo di operare … quindi la scelta altro non è che la conclusione di un percorso … ma forse non sempre nelle valutazioni che precedono la scelta prendiamo in considerazione alcuni aspetti che apparentemente pensiamo che non incidono o nemmeno ci facciamo caso o non pensiamo che sia utile o attinente con la valutazione … si arriva alla scelta quando una serie di circostanze ci mettono in condizione di operare … diciamo pure che è una spinta al fare … la scelta è un comportamento al quale non possiamo sottrarci … non è una possibilità ed eventualmente decidere se fare o non fare … al massimo possiamo rimandare o decidere di essere rapidi … ma non possiamo sottrarci all’infinito … nella scelta effettuata potrebbe esserci un pentimento nella rapidità o nella lentezza … un pentimento di come sia stata operata … andare a destra piuttosto che a sinistra … ma non può esserci pentimento nell’aver scelto perché la vita è fatta di piccole e grandi scelte … dovremmo … per operare bene … renderci conto di quante componenti si circonda la fase che precede la scelta … a volte potrebbe partire da molto lontano la causa che successivamente conduce alla scelta … cercare di individuarne l’origine non è un compito semplice … bisogna essere piccoli esploratori  di se stessi … dovremmo porci delle domande ancora prima delle valutazioni che precedono la scelta … anzi … più che porci domande prestare attenzione al comportamento perché una determinata valutazione mi porta alla conclusione di operare quella determinata scelta … spostando il discorso sulla purità o impurità per capire il discorso possiamo dire che bisogna respingere non solo il pensiero impuro … ma anche ogni minimo pensiero che mi spinge a fare qualcosa che porta all’impurità … quindi non basta fare la valutazione per la scelta ma è necessario capire l’origine che successivamente mi spingerà a fare quella valutazione che conseguentemente  mi porterà a compiere quell’azione … l’azione quindi non è frutto della valutazione ma una ricerca per capire il perché faccio quella valutazione piuttosto che un’altra … la scelta in questo caso potrebbe avere origini quasi storiche … fare una giusta osservazione sul proprio cammino è necessario per capire sul perché sono qui in questo momento e non in un altro posto …

 
 
 

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Post n°55 pubblicato il 11 Febbraio 2011 da e_tobi
Foto di e_tobi

Quando la vita si presenta difficile e tutto ci sembra in salita e il sorriso ci viene a mancare e ci ripieghiamo su noi stessi pensando che non ci sia via d’uscita … è forse meglio fermarsi un attimo ma senza mai rinunciare … sperare che c’è sempre una via d’uscita … la vita è un qualcosa di meraviglioso e questa deve essere una consapevolezza da non mettere mai in dubbio … gli avvenimenti come ognuno di noi può sperimentare si avvicendano nel corso della vita e gli insuccessi come i successi hanno un loro corso e un loro limite … mai però lasciarsi sopraffare dalla rinuncia a causa di un insuccesso perché nella lotta anche se si è disarmati non è detto che si debba necessariamente rassegnare alla sconfitta … come il tarlo si nutre delle fibre legnose dei tronchi più robusti indebolendoli così il dubbio a volte si insinua nelle nostre menti rendendoci deboli e insicuri togliendoci quella speranza di rialzarci quando la vita ci ha fatto cadere … allontaniamo i tarli mentali e non rinunciamo alla lotta nemmeno quando siamo colpiti duramente … l’unica sconfitta è la rinuncia ma il buon lottatore mantiene sempre la speranza di restare in piedi …  

 
 
 

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Post n°54 pubblicato il 10 Febbraio 2011 da e_tobi
Foto di e_tobi

Sviluppare una buona osservazione sulle cose … sulle persone e più in generale sul mondo che ci circonda ci può aiutare molto ad essere persone migliori … se siamo presi dal nostro mondo … dai nostri affanni sarà difficile riuscire ad osservare quello che accade intorno a noi … ma se nonostante il nostro cammino quotidiano prestiamo attenzione a tutto ciò che gira intorno a noi possiamo sviluppare un metodo per correggersi e migliorarsi … naturalmente l’attenta osservazione dovrà svilupparsi senza giudizio ed allora certamente possiamo fare delle scoperte interessanti su noi stessi nonostante l’osservazione è rivolta a fatti esterni che accadono … per esempio … se un genitore sgrida il proprio figlio davanti ai compagni o alla gente non farà altro che umiliare il proprio figlio senza ottenere un beneficio costruttivo … sarebbe facile affermare che quel genitore ha sbagliato e pensiamo di essere genitori migliori … in realtà l’osservazione dovrebbe farci comprendere come l’ira può far perdere il controllo di se stessi ed agire d’istinto negativamente … l’utilità non è giudicare quel genitore ma comprendere il significato di quell’azione … tutti possiamo agire d’istinto negativamente se siamo presi da rabbia … quindi la giusta osservazione non è tanto l’azione del genitore ma capire che l’ira può facilmente impadronirsi di ognuno di noi cadendo in scelte o azioni che successivamente avrebbero provocato il nostro pentimento … da un’osservazione attenta e senza giudizio possiamo migliorare il nostro equilibrio che spesso oscilla tra solidità e precarietà … la vita è sempre un continuo insegnamento … mai sentirsi insegnanti altrimenti avremmo la presunzione di prendere il posto della vita stessa … saper osservare altro non è che ricordarsi di essere sempre piccoli alunni …   

 
 
 

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Post n°53 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da e_tobi
Foto di e_tobi

non è aspettando la realizzazione delle nostre aspettative che si raggiunge un traguardo di gioia … la gioia non è una destinazione ma principalmente è un percorso … forse siamo stati formati all’idea che per essere felici è necessario prima realizzarsi seguendo delle fasi già stabilite … ma non è che terminando gli studi … trovando un buon lavoro … avere una casa … una bella macchina … sposarsi ed avere dei figli e vederli sistemati … la felicità sia stata raggiunta … è un modello esclusivamente speculativo … meglio vivere senza l’aspettativa dell’attesa di ottenere … lavorare senza pensare al guadagno … amare senza l’attesa di essere amato … il corpo invecchia e subisce i cambiamenti naturali del tempo ma la bellezza della felicità non ha età … anche se la pelle invecchia lo spirito non muta se ci sentiamo vivi seguendo il sentiero con la gioia nel cuore …  un sano traguardo è un giro di boa nel cammino della vita …

 
 
 

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Post n°52 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da e_tobi
Foto di e_tobi

 

Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia

legalo con l'intelligenza del cuore.

Vedrai sorgere giardini incantati

e tua madre diventerà una pianta

che ti coprirà con le sue foglie.

Fa delle tue mani due bianche colombe

che portino la pace ovunque

e l'ordine delle cose.

Ma prima di imparare a scrivere

guardati nell'acqua del sentimento.

 

Alda Merini

 

 
 
 

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Post n°51 pubblicato il 25 Gennaio 2011 da e_tobi
Foto di e_tobi

Sarebbe utile a volte soffermarsi e chiedersi se stiamo operando bene o se stiamo operando male … questa riflessione è utile quando le nostre vite proseguono lungo la strada senza interruzioni … è necessario capire se camminiamo in saggezza  e comprensione per un cammino di progresso interiore e non di regresso … le sconfitte spesso annebbiano la nostra capacità di comprendere con saggezza … le sconfitte se sappiamo comprendere dovrebbero svolgere un ruolo stimolante per riuscire a trovare in noi uno spirito creativo … nella sconfitta non serve reagire con atteggiamenti astiosi ma potrebbe rappresentare il tempo dell’umile seminare … senza scoraggiamenti … saper osservare le cause del fallimento senza chinare la testa rifiutando l’accettazione della sconfitta ma avere consapevolezza di aver combattuto al meglio … vivere il nuovo giorno con la fiducia di poter realizzare quello che si è creduto perduto o impossibile da realizzare …

 
 
 

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Post n°50 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da e_tobi
Foto di e_tobi

Quando l'amore vi chiama, seguitelo,
anche se le sue vie sono tortuose e ardue.
E quando le sue ali vi avvolgono, cedetegli.
Anche se la sua spada nascosta tra le sue piume
potrà ferirvi.
E quando vi parla, credete in lui,
malgrado la sua voce possa infrangere i vostri sogni
come il vento del nord distrugge i vostri giardini.

…………………..

L'amore non dona che se stesso.
L'amore non possiede e non vuole essere posseduto;
perché l'amore è sufficiente all'amore.

Kahlil Gibran

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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