Questo sole, che comincia ad illuminarequeste ancor fresche giornate rimaste d'invernosembra ormai far spazio alla primavera.Seppur molto timidamente,se ne intravede tra i colori dei suoi raggiriflessi sulle acqueancora increspate del maredonando a questo porticciolodella mia adorata citta'una bellezza, che pur se vista ormai abitudinalmentestupisce ogni volta nel guardare.Patiti del marefinti capitani del fine settimanagia' si preparano a barcheggiare.Vanno poi non proprio lontanoad issare le veleaccendendo i motorifacendosi poi belliper quel che orala loro imbarcazione rappresenta.Altre barche da diporto, jacht e quant'altrol'une vicino all'altrecome in una collezione in esposizione.Se ne stanno fermema, come per una magiasimultaneamentedai verricellle lente corde delle veleancor non spiegatecon i loro anelli in liberta'mosse dal leggero, poi piu' forte ventosembrano crearecon il loro movimentoun ritmo di suoniper una composizionedi un allegro concerto.I pochi gabbiani, volano altoquasi a non sembrare interessatidi cio' che c'e' intorno.Pero', nell'attesa che i barconi dei pescatorifacciano ritornoattendono quello che presto verra' loro gettatodi troppo o inutile pesce pescato.Allora si che sara' per loro festaad uno ad uno, comparirannosempre piu' numerosiplanando e tuffandosiin quelle argentee ondefacendo a gara con il loro caratteristico grido rauco.( E' un po' lunghetta, spero di non avervi annoiato)
IL PORTICCIOLO
Questo sole, che comincia ad illuminarequeste ancor fresche giornate rimaste d'invernosembra ormai far spazio alla primavera.Seppur molto timidamente,se ne intravede tra i colori dei suoi raggiriflessi sulle acqueancora increspate del maredonando a questo porticciolodella mia adorata citta'una bellezza, che pur se vista ormai abitudinalmentestupisce ogni volta nel guardare.Patiti del marefinti capitani del fine settimanagia' si preparano a barcheggiare.Vanno poi non proprio lontanoad issare le veleaccendendo i motorifacendosi poi belliper quel che orala loro imbarcazione rappresenta.Altre barche da diporto, jacht e quant'altrol'une vicino all'altrecome in una collezione in esposizione.Se ne stanno fermema, come per una magiasimultaneamentedai verricellle lente corde delle veleancor non spiegatecon i loro anelli in liberta'mosse dal leggero, poi piu' forte ventosembrano crearecon il loro movimentoun ritmo di suoniper una composizionedi un allegro concerto.I pochi gabbiani, volano altoquasi a non sembrare interessatidi cio' che c'e' intorno.Pero', nell'attesa che i barconi dei pescatorifacciano ritornoattendono quello che presto verra' loro gettatodi troppo o inutile pesce pescato.Allora si che sara' per loro festaad uno ad uno, comparirannosempre piu' numerosiplanando e tuffandosiin quelle argentee ondefacendo a gara con il loro caratteristico grido rauco.( E' un po' lunghetta, spero di non avervi annoiato)