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QUANDO FINISCE UN AMORE....LUI


Quando finisce un amore si soffre, si soffre sempre…Per esempio quando tu la ami ancora e lei non ti ama più…Quella è una sofferenza cruda, spietata, che ti toglie il respiro, che ti lascia senza fiato e senza certezze… Soprattutto quando lo scopri…Già, ma quando lo scopri? Bè, lo scopri quando lei te lo dice. Sì, perché lei te lo dice, prima o poi te lo dice, anzi, te lo DEVE dire, perché sei stato proprio tu a insistere: “Me lo devi dire, me lo devi dire! Se me lo devi dire, dimmelo, capito?”… E così, a forza di insistere, lei te lo dice: “Non ti amo più”… Ma che cazzo ti è venuto in mente di insistere così tanto? Certo, l’avevi intuito, anzi ne eri quasi sicuro, praticamente lo sapevi già, ma un conto è intuirlo esserne quasi sicuro praticamente saperlo già… E altro conto è sentirselo dire così, in faccia: “Non ti amo più”… In quel preciso momento sei percorso da una fitta, un dolore lancinante, sei disperato, rabbioso, ti viene da piangere e piangi, sì, è la verità: piangi! E urli, strepiti, fai veramente pena, per un attimo ti vedi da fuori e sì, è la verità: fai veramente pena… Allora lei, forse spiazzata dalla tua reazione, forse per cercare di renderti meno dolorosa la cosa, per cercare di ammorbidire, ti dice: “Ascolta, sai qual è la verità? Non è che non ti amo più, è che… è che forse non ti ho mai amato”… Meno male che me la voleva ammorbidire!... “Ma come non mi hai mai amato!?”… Così, oltre che disperato, ti senti preso in giro, tradito e stai per dare di matto… Allora lei, sempre nel tentativo di ammorbidire – che tu ormai la conosci bene e sai cosa significa per lei ammorbidire – ti dice: “Ma no, sai qual è la verità? Non è proprio che non ti ho mai amato, è che… è che forse all’inizio ti ho amato, ma poi”… “Ma come: forse!?”… Ah già, il forse è sempre per ammorbidire… “Ma che vuol dire: all’inizio ti ho amato? Che significa: all’inizio? All’inizio in che senso? I primi giorni, le prime settimane, quando? Scusa, ma se dici che forse all’inizio mi hai amato, allora sei pure bugiarda, perché se c’è un momento nel quale sicuramente non mi hai amato è proprio all’inizio, all’inizio ci si piace, c’è la passione, ma mica ci si ama, nemmeno io all’inizio ti amavo”… “Ah, lo vedi?” fa lei “Allora anche tu non mi hai mai amato!”… “No, no, no, non farmi incazzare, non rigirare la frittata, non stavamo parlando del fatto che io non ti ho mai amato, ma del fatto che tu forse mi hai amato solo all’inizio, che è una bugia bella e buona perché tu non potevi amarmi!”... Ormai sei arrivato al parossismo, ti sembra di vivere in un incubo e perdi ogni lucidità… “Io sì che ti ho amato da subito, anzi io ti amavo anche prima di conoscerti, io ti ho amato e ti amerò sempre, io giuro… io mi ammazzo!!!”... La carta del suicidio ha un effetto dirompente, ti sembra di aver fatto breccia, per un attimo sogni che lei ti dirà: “No amore mio, non è vero niente, io ti amo, scusa, scusa!”… E invece lei ti ammazza sul serio perché ti dice: “Sai qual è la verità? Che io ti ho amato, ma forse non ti ho mai amato… abbastanza”… Ecco, il “forse non ti ho mai amato abbastanza” è il top in fatto di ammorbidimento… “Ma come: abbastanza? Allora è questa l’unità di misura: abbastanza? L’amore si quantifica così, a dosi, a porzioni e rimanendo sul vago? Non lo sapevo! E’ come per le ricette: ti amo qb, quanto basta?”… Ma l’autoironia non funziona in questi casi, non ammorbidisce un cazzo, tu stai soffrendo, stai soffrendo per colpa sua, questa è la verità! Perché lei è immatura, o forse è insensibile, o forse è incapace di amare, forse è tutte e tre le cose messe insieme, è un’immatura insensibile incapace di amare, chissà se c’è un’espressione per riassumere tutto questo… C’è, c’è… E’ una stronza...    CONTINUA