ROMA (Reuters) - A poche ore dal Consiglio dei ministri di domani, si continua a trattare e sembrano ancora distanti le posizioni dentro la maggioranza su come riformare l'Imu, dopo che il Partito democratico ha sollecitato soluzioni eque bocciando la richiesta del Pdl di esentare quasi tutte le prime case.
Nel tentativo di stemperare le tensioni il vice presidente del Consiglio, Angelino Alfano, ha annunciato su Twitter di aver avuto "un incontro costruttivo" con il capogruppo del Pdl alla Camera Renato Brunetta e il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni.
Il superamento dell'Imu "dovrebbe essere affrontato attraverso soluzioni eque", scrive il Pd in una nota diffusa al termine di un incontro tra il segretario Guglielmo Epifani, il responsabile economico Matteo Colaninno e i ministri democratici che partecipano al governo guidato da Enrico Letta.
La giornata è iniziata all'insegna delle tensioni. Intervenendo a Radio Anch'io Brunetta aveva criticato Saccomanni: "Non è una cosa seria che dopo 3 mesi e mezzo non ci sia ancora un testo".
Tenendo fede all'impegno assunto in campagna elettorale, il partito di vuole rendere esenti dall'Imu tutte le abitazioni principali con l'eccezione di ville, castelli, immobili di lusso e case di pregio artistico o storico. Un'operazione che costerebbe 4 miliardi l'anno e avrebbe effetti regressivi sul piano fiscale, secondo Saccomanni.
Il Pd propone di rimodulare l'Imu in senso più progressivo e ha gi presentato una proposta per esentare dal versamento dell'imposta il 70% dei contribuenti attraverso una detrazione legata al reddito.
Per il Partito Democratico le priorit da sostenere "riguardano la scuola, il rifinanziamento della cassa integrazione guadagni, il tema degli esodati" e il miliardo necessario a rinviare di altri tre mesi, dal primo ottobre al primo gennaio 2014, l'aumento dell'Iva.
LA SERVICE TAX POTREBBE PARTIRE GIÀ A DICEMBRE
A meno di rinvii, il negoziato dovrebbe chiudersi aumentando la platea delle case di maggior valore sottoposte all'imposta.
"Se eliminassimo l'Imu per l'85% delle famiglie italiane perderemmo 2 miliardi di euro" e "credo che faremmo una operazione significativa, non un contentino", ha detto il vice di Saccomanni in quota Pd, Stefano Fassina, segnando un passo avanti in direzione del Pdl rispetto alla soglia del 70%.
Quale che sia la soluzione, il governo di sicuro canceller la prima rata dell'Imu per il 2013, il cui versamento è sospeso fino al 16 settembre. Solo questa operazione costa 2,4 miliardi perché il congelamento dell'imposta riguarda non solo le abitazioni principali ma anche gli immobili appartenenti a cooperative edilizie, alloggi assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (Iacp), enti di edilizia residenziale, terreni agricoli e fabbricati rurali.
La rata di dicembre potrebbe confluire nella Service tax, secondo lo schema suggerito dal sottogretario al Tesoro del Pd Pierpaolo Baretta. In questo caso la nuova imposta andrebbe a regime dal 2014 accorpando Imu e Tares, la tassa sui rifiuti e sui servizi urbani.
Il confronto tra governo e sindaci, che hanno nell'Imu la loro principale fonte di finanziamento, sembra meno problematico. L'esecutivo ha garantito che la riforma della tassazione immobiliare non incider sui bilanci dei comuni.
"Prendiamo atto con soddisfazione della reiterazione di questo impegno", ha detto il presidente dell'Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino (Pd), al termine di un incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi, il ministro degli Affari regionali e delle autonomie locali Graziano Delrio e Baretta.
"Modalit , tempi e criteri di un'eventuale adozione della Service tax saranno discusse con noi e non saranno frutto di un atto unilaterale del governo", ha aggiunto Fassino mostrandosi critico verso la possibilit che il nuovo tributo possa entrare in vigore gi a dicembre anzichè nel 2014.
(Giuseppe Fonte)
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