...."Vergogna", urlava la gente alla polizia che caricava a forza i manifestanti sui cellulari, "fascisti. Quanto vi ha pagato Putin?". Oltre a Limonov è stato fermato Serghei Beliayev, del partito liberale Yabloko. A qualcuno era stato addirittura impedito di arrivare sulla piazza Pionerskaya. Una delle responsabili dell'iniziativa, Olga Kurnosova, ha riferito alla Reuters di essere stata arrestata mentre usciva di casa per andare al corteo. La polizia, ha raccontato dalla caserma in cui e' stata portata, "ha fermato decine di altre persone alla stazione o sulla strada verso la manifestazione".....(Affari Italiani)Ed ecco a voi la bella Russia di Putin, la Russia repressiva...quella che non guarda in faccia a nessuno, tanto per intenderci....Anzi, e questo lo dico per rispondere ai tanti miei amici "compagni" che sempre hanno difeso tutto ciò che è intinto di rosso, che di esempi repressivi russi ne abbiamo a bizzeffe...ne ricordo bene due...forse i più importanti...
Aleksandr Val'terovič Litvinenko, , (
4 dicembre 1962 –
23 novembre 2006) è stato un agente dei
servizi segreti russi e successivamente un
dissidente.Dopo aver lavorato per il
KGB (ed in seguito per il
FSB), Litvinenko accusò pubblicamente i suoi superiori di aver organizzato un piano per
assassinare il milionario
Boris Berezovskij. Arrestato dalle autorità russe ed in seguito rilasciato, Litvinenko trovò asilo nel
Regno Unito.Litvinenko assunse una posizione molto critica nei confronti del potere russo, in particolare verso il presidente
Vladimir Putin. Nel
2002 il dissidente russo pubblicò un libro (Blowing up Russia: Terror from Within), finanziato da Berezovskij, in cui accusava gli agenti del FSB di essere i veri responsabili della serie di
attentati esplosivi occorsi in Russia tra l'agosto e il settembre del
1999 e che fecero più di trecento vittime. Gli attentati, ufficialmente attribuiti ai separatisti ceceni, sarebbero stati realizzati per giustificare la ripresa delle operazioni militari russe in
Cecenia (vedi
Seconda guerra cecena). In un suo libro successivo (Gang from Lubyanka) Litvinenko accusò Putin come mandante degli stessi.In questo contesto fu utilizzato come informatore nelle indagini relative all'
Archivio Mitrokhin, in relazione diretta con
Mario Scaramella.Litvinenko confessò all'europarlamentare
Gerard Batten che
Romano Prodi era un "our man" (nostro uomo) del
KGB in Italia. Queste affermazioni vennero presentate al
Parlamento Europeo nel
2002 quando Prodi, era Presidente della
Commissione Europea. Di queste affermazioni non è mai stata presentata alcuna prova; quello che Litvinenko citò come fonte primaria, il generale Anatolij Trofimov, era stato morto assassinato con la moglie a raffiche di
mitra.
Il
23 novembre 2006 Litvinenko è morto a causa di una intossicazione da
polonio-210, un
isotopo radioattivo del
polonio, in circostanze ancora da chiarire. Tracce di Polonio sono state individuate in diversi locali nei quali Litvinenko si trovava prima del ricovero, in particolare in un
sushi bar dove aveva pranzato insieme a
Mario Scaramella.Prima di morire, Litvinenko ha accusato pubblicamente il presidente russo
Vladimir Putin come responsabile del suo avvelenamento e come mandante dell'omicidio della giornalista
Anna Politkovskaya.Nei giorni seguenti alla morte del dissidente russo, avvenuta a
Londra, altre persone sono state ricoverate per aver accusato sintomi d'avvelenamento per esposizione a radiazioni. Oltre 300 persone si sono rivolte alla
Health Protection Agency (HPA, Agenzia per la protezione della salute) britannica, dopo che questo ente aveva lanciato un appello a tutti coloro che potevano essersi trovati nei due locali - il sushi bar Itsu, nei pressi di
Piccadilly Circus, e il Pine Bar del Millenium Hotel a Grosvenor Square - frequentati da Litvinenko prima di sentirsi male e in cui potrebbe essere stato avvelenato.
Anna Stepanovna Politkovskaja (
New York,
30 agosto 1958 -
Mosca,
7 ottobre 2006) è stata una
giornalista russa, molto conosciuta per il suo impegno sul fronte dei
diritti umani, per i suoi reportage dalla
Cecenia e per la sua opposizione al Presidente della
Federazione Russa Vladimir Putin.Nei suoi articoli per
Novaya Gazeta,
quotidiano russo di ispirazione
liberale, la Politkovskaja condannava apertamente l'Esercito e il Governo russo per lo scarso rispetto dimostrato dei diritti civili e dello
stato di diritto, sia in Russia che in Cecenia.
Il
7 ottobre 2006, Anna Politkovskaja viene assassinata nell'ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando. La sua morte, da molti considerata un
omicidio operato da un
killer a contratto, ha prodotto una notevole mobilitazione in Russia e nel mondo, affinché le circostanze dell'omicidio venissero al più presto chiarite.Scrivo questo post solo oggi perchè ho capito che per convincere la gente la devi solo martellare, perchè per qualsiasi cosa dici c'è sempre chi è bravo a parlare e sa risponderti per le rime(...e solo con le rime)...Chiudo dicendo che se si è criticata la politica estera di questo governo così fortemente un fondo di verità ci deve pur essere...io credo che per non imitare gli atteggiamenti russi la sinistra estrema nonchè quella radicale debbano scomparire o perlomeno rimpicciolirsi a tal punto da essere completamente innocue al palcoscenico italiano, non perchè la sinistra è uguale ai russi, ma piuttosto il loro modo di agire messo in una posizione di vertice, di primaria importanza, induce quel tipo di persone a quei tipi di azione...