Libertà di credere

Post N° 16


...tutta quella città...non siriusciva a vederne la fine.La fine.Per cortesia, si potrebbe vederne la fine?Era tutto molto bello su quella scaletta e io ero grande con quel bel cappotto.Facevo il mio figurone e non avevo dubbi che sarei sceso.Non c'era problema.Non è quello che vidi che mi fermò.E' quello che non vidi.In tutta quella sterminata città c'era tutto, tranne la fine.C'era tutto.Ma non c'era una fine.Quello che non vidi è dove finiva tutto quello.La fine del mondo.Pensa a un pianoforte.I tasti iniziano, i tasti finiscono.Tu lo sai che sono 88 e su questo nessuno può fregarti.Non sono infiniti loro, tu sei infinito.E dentro quegli 88 tasti la musica che puoi fare è infinita.Ma se quella tastiera è infinita, lì non c'è musica che puoi suonare.Sei seduto sul seggiolino sbagliato.Quello è il pianoforte su cui suona Dio.Come fate a scegliere una strada.A scegliere una donna, una casa,una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare,un modo di morire.Ma non avete paura di finire in 1000 pezzi solo a pensarla quell'enormità?Anche qui il mondo passava,ma a non più di 2000 persone per volta.E di desideri ce n'erano,ma non più di quelli che ci potevano stare su una nave,tra una prua e una poppa.La terra è una nave troppo grande per me,è una donna troppo bella,è un viaggio troppo lungo, è un profumo troppo forte.E' una musica che non so suonare.